Savona. Imperia pronta a surclassare Savona nell’offerta universitaria in campo turistico. Sebbene entrambe le realtà provinciali abbiano, ovviamente, un’analoga vocazione nel turismo, il territorio savonese si sta lasciando sfuggire definitivamente l’occasione formativa. Il corso di Economia del Turismo è già stato cancellato nel Campus di Legino, nonostante fosse in crescita costante e contasse su una qualità didattica elevata, ed è stato trasferito a Genova da due anni; ma anche nel capoluogo regionale il terzo anno sta andando ad esaurimento.
Il fatto è che, in questo biennio, il legame con il territorio savonese è stato comunque mantenuto con iniziative in sinergia con gli operatori turistici ed alberghieri (ne sono un esempio le iniziative su TripAdvisor e sui nuovi modelli di marketing territoriale). Dal prossimo anno si rischia di perdere il lavoro capitalizzato sinora, non solo l’offerta accademica, già sradicata per slittare a Genova.
Nel polo universitario di Imperia hanno da tempo inserito alcuni insegnamenti di argomento turistico proprio per realizzare una specializzazione in economia aziendale ad indirizzo turistico. Ma il polo ponentino è pronto ad attivare un vero e proprio curriculum turistitico. E preme per farlo. Da Savona, invece, solo silenzio sotto questo profilo.
“Questo è segno di scarsa attenzione da parte del mondo savonese per l’offerta formativa sulla materia turistica, un capitolo principale dell’economia locale – commenta Roberta Milano, docente esperta di web marketing e turismo – Ci sono problemi di numeri e di bacino di studenti per l’Università, certamente. Però mentre Imperia insiste per avere un corso sul turismo, in quanto sinora manca una specializzazione turistica degna di questo nome, Savona tace e non si cura di un’attività didattica che, invece, è necessaria per le nuove leve del settore”.
Per una provincia che vede nel turismo e nel terziario la prioritaria fonte di reddito, investire nell’innovazione e in risorse umane più preparate dovrebbe essere essenziale. Confcommercio, Industriali e Albergatori avevano preso posizione contro l’allora chiusura del corso di Economia del Turismo al Campus: “Nella ‘società della conoscenza’ non si può prescindere dalla preparazione delle persone per competere e portare il nostro turismo ai livelli di eccellenza che il paesaggio, il clima e il mare ci possono consentire” scrivevano nel 2010. Ora, però, istituzioni e stakeholders non rinnovano l’interesse sull’argomento.
Intanto Imperia scalpita per impostare il nuovo corso di laurea. “E’ un peccato per il Savonese perdere questa opportunità – conclude Roberta Milano – Anche il master di marketing si è rivelato prezioso per tenere alto il livello pratico e per costruire collaborazioni con gli operatori turistici. Questa mancanza di attenzione farà perdere tutto questo e i tentativi di innovazione non esisteranno più. E mancherà la formazione delle nuove professioni legate al turismo”.