Ceriale. Ha patteggiato due anni di reclusione ed è tornato in libertà. Charkaou Mzioura, 31enne marocchino senza fissa dimora che l’altro ieri ha rubato una decina di lampade da quello che una volta era l’albergo Torelli di Ceriale, stamattina è stato processato per direttissima. Il giudice ha convalidato l’arresto, ma ha rimesso in libertà l’uomo (assistito dall’avvocato Flavio Opizzo) senza applicare nei suoi confronti alcuna misura.
Nei confronti di Mzioura è stato emesso anche un decreto di espulsione immediata e, se non vorrà finire in carcere per scontare la pena non appena diverrà esecutiva, il nordafricano ora dovrà lasciare l’Italia. Il marocchino era finito in manette per furto aggravato dopo essere stato trovato in possesso di un sacchetto colmo di abat-jou sottratte dalle stanze un tempo abitate da turisti giunti in Riviera per le vacanze e ora abbandonate a se stesse in una cornice desolante. Erano stati alcuni cittadini a notarlo aggirarsi intorno all’ex struttura ricettiva ed allertare il 112. Mziouri era scappato poco lontano ed era stato presto raggiunto dai militari dell’Arma che lo avevano arrestato nei pressi della fermata dell’autobus, sulla via Aurelia.
Appena due settimane fa gli stessi carabinieri della stazione di Ceriale avevano provveduto a murare i possibili ingressi dell’albergo per evitare la creazione di una zona franca dove bivaccare abusivamente. Qualcuno, però, deve aver trovato il modo di forare alcuni mattoni e di ricavare un’entrata fai-da-te.