Vado L. E’ slittato al prossimo 24 di agosto a Vado Ligure l’atteso incontro istituzionale sulla difficile situazione della Bombardier, dopo la fine dei carichi di lavoro per la E464 e la conseguente cassa integrazione per 140 lavoratori, ed in attesa di sapere solo a settembre il destino della gara d’appalto di Trenitalia per i nuovi locomotori a trazione distribuita, una commessa da 70 treni, con l’opzione di altri 20, che potrebbe rimettere in moto a pieno regime la produzione nello stabilimento vadese.
Al vertice, richiesto dalla stessa Rsu sindacale, saranno presenti l’assessore regione Enrico Vesco, il presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza, il sindaco di Vado Ligure Attilio Caviglia e le organizzazioni sindacali di categoria. Il numero uno di Palazzo Nervi, in vista della complessa partita per il futuro della Bombardier, ha detto: “Poche chiacchere e fatti, serve una forte pressione politica su Trenitalia per salvaguardare il lavoro italiano e savonese”.
Per l’assessore Enrico Vesco: “Un passaggio istituzionale molto importante dove bisognerà capire le reali potenzialità di Bombardier per la gara d’appalto e definire le prospettive dell’azienda da settembre in avanti. Certo il contesto è complicato ma aspettiamo di conoscere l’esito del bando di Trenitalia ed in seguito valuteremo la situazione”.
Stando a quanto riferito, invece, le indiscrezioni trapelate da fonti sindacali parlano di un appalto molto arduo per la Bombardier, con il colosso Ansaldo-Caf che avrebbe presentato una offerta ben posizionata rispetto alle concorrenti. Sempre secondo i rumors circolati in ambienti della Rsu e delle organizzazioni sindacali di categoria, non si esclude di definire un percorso di mobilitazione dei lavoratori fin dalla riapertura della fabbrica il prossimo 3 settembre.