Loano. “Quella droga non è mia e non l’ho nemmeno mai toccata”. Si è difeso così in aula, questa mattina, Ben Salah Faycal Ben Amor, 49 anni, il tunisino arrestato ieri sera a Loano con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di droga. Secondo i carabinieri del Nucleo radiomobile che lo hanno fermato sulla via Aurelia, l’uomo aveva con sé 6 grammi di cocaina già pronti per la vendita nascosti all’interno di un sacchettino.
Diversa invece la versione fornita dal nordafricano che ha respinto con decisione le accuse spiegando che la droga non era la sua: “Io mi stavo comprando delle sigarette, vicino a me c’erano due persone che non conoscevo. Quando hanno visto i carabinieri sono scappati e hanno buttato in terra quel sacchetto. Io non l’ho nemmeno preso in mano” è stata la difesa del tunisino. Una tesi che, evidentemente, non ha convinto il giudice che, visti anche i suoi precedenti, ha deciso di convalidare l’arresto di Ben Salah Faycal Ben Amor e di confermare la misura di custodia cautelare in carcere.
Una decisione che ha mandato su tutte le furie l’imputato: il quarantaseienne infatti ha iniziato ad inveire contro il giudice (che nel frattempo stava lasciando l’aula) e i carabinieri. Il processo, vista la richiesta di termini a difesa del difensore di Ben Amor (l’avvocato d’ufficio Flavio Opizzo che sostituiva quello di fiducia Nazareno Siccardi), è stato invece rinviato al prossimo 19 settembre quando dalla difesa potrebbe arrivare la richiesta di eseguire una perizia sulla confezione della droga.