Albenga. Eraldo Ciangherotti, assessore ai servizi sociali del Comune di Albenga, torna ad attaccare il Pd, relativamente alla gestione dei fondi ricavati dalla vendita dei biglietti della lotteria nell’ambito della Festa Democratica.
“Non c’è niente da fare – afferma Cinagherotti -: è più forte di loro. Quando si tratta di maneggiare soldi, portare a casa qualche banconota, non c’è proprio santo che tenga, accordo che resista, intesa che duri. Sì, perchè, se l’estate 2012 ha già fatto, una volta, notizia per l’iniziale mancato pagamento del suolo pubblico alla festa alassina del Partito Democratico, di fatto la scenetta della ‘prova del cuoco’ nella città del Muretto, con la sfida dei compagni di Albenga agli altri quattro circoli dell’estremo ponente (Andora, Cisano, Villanova e Alassio) pare stia creando alcuni forti malumori interni”.
“Prima ancora di rinfacciare, a fine estate, che, senza lo staff albenganese i vicini di casa del Pd di Alassio non sarebbero stati capaci a cucinare nemmeno un uovo al tegamino – prosegue -, i ‘democrats’ ingauni si sono portati avanti con carte bollate e quant’altro, per gestirsi, in piena autonomia, sul territorio di Albenga, la vendita e l’incasso dei biglietti per la tradizionale lotteria, di fine estate, della Festa Democratica”.
“Pare, inoltre – sottolinea Ciangherotti -, che, a fare la capo cassiera di tale lotteria, per la prima volta, quest’anno, scenda in campo la consigliera Simona Vespo, che, facendo un po’ di prove tecniche per vedere di capirci qualcosa nei bilanci, non si sa mai che il centrosinistra la candidi sindaco al prossimo turno elettorale, ricoprirebbe l’incarico di ragioniera, o meglio ‘economa amministrativa’ degli incassi ricavati dalla vendita dei biglietti. E così, approfittando della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2012, il Pd di Albenga ha deciso di festeggiare, il prossimo 22 settembre, l’estrazione dei biglietti vincenti dell’omonima lotteria: ricchi premi e cotillon”.
“Per evitare un altro ennesimo clamoroso flop – prosegue – con bilancio in perdita dell’iniziativa, sapendo di non riscuotere successo, né consensi, se non intrufolandosi in mezzo a tanta gente che in genere aderisce ad eventi e iniziative a sostegno della mobilità con i mezzi pubblici, a piedi o in bici, i maggiorenti del Pd hanno deciso di ‘muoversi nella giusta direzione’, come da slogan europeo, portando in bici o a piedi i soldi ricavati, leciti si intende, alla sede ingauna di via Roma”.
“Hanno capito – dice l’assessore ai servizi sociali -, al Partito demcratico di Albenga, che, ad Alassio, pur vivendo nell’illusione di essere in tanti, sono stati ovviamente tagliati fuori dai ‘compagni’ del muretto dalle casse della kermesse mangereccia e, quindi, hanno ripiegato su un appuntamento internazionale promosso dalla Commissione Europea, ‘in città senza la mia auto’, per lanciare la tradizionale lotteria che porterà qualche monetina in più a casa loro secondo il nuovo slogan ‘in città per il proprio salvadanaio’ (politico ovviamente)”.
“Non sappiamo, sinceramente, ad oggi, a cosa saranno destinati i fondi ricavati dalla vendita dei biglietti della lotteria del Pd, se per una buona causa, a scopo benefico, oppure per finanziare il partito. Ci auguriamo vivamente che si verifichi la prima ipotesi, e che uno dei principali partiti italiani, il partito dei leader regionali Burlando e Montaldo, che gode, come e più degli altri, di milionari rimborsi elettorali, non sia costretto a ricorrere a raccolte fondi – conclude Ciangherotti -, travestite da lotteria, magari legate ad altri eventi, per pagarsi le prossime campagne elettorali”.