Albenga. “Essendo ripetutamente chiamato in causa dalla petulanza menzognera dell’assessore ingauno tuttologo Ciangherotti intendo chiarirgli le poche sue idee”. Non usa parole tenere il consigliere regionale dell’Udv Stefano Quaini per rispondere all’attacco dell’assessore comunale ingauno. “In primo luogo il signore in questione – prosegue Quaini – ha diffuso a mezzo stampa e sul web dati marcatamente falsi circa le indennità dei consiglieri regionali liguri ed ha affermato che il sottoscritto avrebbe lamentato che tali indennità fossero inadeguate”.
“Mai ho detto ciò ed è facilmente riscontrabile andando a leggere le uniche mie dichiarazioni nello scambio di battute tra noi avvenuto su facebook. I casi sono due: o è un bugiardo patentato che tenta con ogni mezzo di fare polemica strumentale ed insulsa oppure non conosce minimamente la lingua italiana ed allora deve tornare a scuola invece che a fare l’assessore incompetente quale è. Ho affermato, come è vero e riscontrabile, che nella passata legislatura in Regione Liguria si è operato a fine mandato un pesante taglio delle indennità tale da rendere la nostra regione una di quelle più virtuose a livello nazionale nel contenimento dei costi della politica e ciò lo possono facilmente confermare anche gli esponenti della sua parte politica presenti in consiglio” aggiunge il consigliere Idv.
“La mia dichiarazione dei redditi che è pubblica – puntualizza Quaini – non ha subito miglioramenti dopo l’ingresso in politica, anzi. Se avessi dovuto mirare nella vita a far soldi facili sarei andato a fare l’anestesista in qualche ospedale in Svizzera, in Francia, in Inghilterra o a Dubai in cui, come sanno tutti gli addetti ai lavori, avrei guadagnato cifre ben più consistenti e certe nel tempo, quindi non faccio politica per avere miglioramenti economici ma solo per passione e non consento nè a lui nè a nessun altro di decidere cosa devo fare o quali sono le priorità della mia vita. Ma la cosa più penosa è che il personaggio in questione è l’esempio più eclatante e lampante di casta autoreferenziale eterodiretta, essendo mai stato eletto dai cittadini, non avendo nessun albenganese indicato il suo nome perché non compariva , essendo stato calato nell’agone politico ed imposto alla sua maggioranza da poteri ben noti e di cui è suddito fedele”.
“Inoltre farebbe meglio ad occuparsi del proprio assessorato il cui operato è ben lungi da farlo brillare ad Albenga, come afferma la stragrande maggioranza dei cittadini e credo che rappresenti un peso anche per molti suoi colleghi di coalizione, che lavorano in silenzio ed a disagio con un presenzialista che vuole a tutti i costi comparire come una primadonna che non accetta di avere limiti nè ritegno alcuno. Bisogna ricordare inoltre allo smemorato assessore che Italia dei Valori a Roma vota contro il massacro della sanità pubblica italiana con azioni concrete sia ora contro Monti che prima contro Berlusconi (capo ed idolo dell’assessore) mentre in regione ha sempre esercitato la propria azione critica anche su Albenga, non condividendo la riorganizzazione dell’emergenza ed altre azioni su cui potremo votare contro, nel caso non cambiassero”.
“E’ veramente triste vedere un esponente dichiaratamente di destra ed integralista, che se fosse a Roma voterebbe con Monti, che a livello locale si erge a capopopolo e bulletto di quartiere ritenendo di avere solo lui il diritto a parlare con gli albenganesi ed i lavoratori della sanità e tutto ciò ovviamente per apparecchiarsi la tavola adeguatamente in vista delle prossime elezioni politiche in cui finalmente potrà ancor più’ essere membro della casta che tanto furbescamente contesta sulla pelle della gente. Emblematico di questo personaggio è stata la pessima figura raccolta quando tentò di dissertare su temi di urgenza sanitaria utilizzando toni apocalittici in relazione a quadri clinici che non conosce minimamente ed in cui venne pubblicamente sbugiardato per l’ennesima volta anche dai seri medici di Albenga” conclude Quaini.