Albenga. “Comprendo l’imbarazzo logorroico del Consigliere regionale Stefano Quini (IDV) nella sua disperata manovra di retromarcia per aver dichiarato, in merito alle indennità percepite in qualità di Presidente della Commissione Sanità della Regione Liguria, è bene ricordare oltre 11 mila euro al mese con rimborsi, che ‘la Liguria è la regione con le indennità più basse a fronte dei 14 mila euro della Sicilia o dei 12 della Lombardia’”. Non si è fatta attendere a lungo la controreplica al consigliere regionale da parte dell’assessore ai Servizi Sociali di Albenga, Eraldo Ciangherotti, che qualche giorno fa aveva pubblicato l’importo delle indennità (oltre 650 mila euro all’anno) pecepite dal Presidente regionale Claudio Burlando, dagli Assessori Claudio Montaldo e Lorena Rambaudi, dal Capogruppo del PD Nino Miceli e dal Presidente della Sanità Stefano Quaini.
“Ancora una volta vorrei spiegare al Consigliere regionale Quaini che il disgusto degli albenganesi e della popolazione ligure non deriva tanto dalla consistente indennità percepita come esponente politico, quanto dal suo sostegno, pure lautamente retribuito, alla maggioranza della Regione Liguria che, grazie a IDV e a Stefano Quiaini, ha avuto mani a sufficienza per votare, approvare e conferire con poteri speciali al Direttore generale dell’ASL savonese licenza di uccidere l’Ospedale di Albenga. Tutto il personale sanitario l’ha da tempo imparato a consocere la verità per averla subita sulla propria pelle” aggiunge l’assessore ingauno.
“Se il Consigliere regionale Stefano Quaini ritiene che non avrebbe corso rischi di morte per emorragia il giovane diciottenne turista di un campeggio di Albenga, ferito, la notte prima di ferragosto, dopo l’una, ad un braccio per una banalissima caduta accidentale, con l’arteria radiale recisa, se non fosse stato soccorso prontamente da militi scrupolosi delle croce rossa di Vadino e portato al Pronto Soccorso di Albenga, allora ha fatto bene, da medico, a rinunciare ad andare a fare l’anestesista in qualche ospedale in Svizzera , in Francia, in Inghilterra o a Dubai. Almeno così può dire di aver salvato delle vite umane” continua Ciangherotti.
“La popolazione dell’Albenganese e della Val bormida ricorderanno sempre Stefano Quini per essere stato un Consigliere regionale votato a fare il mestiere del parolaio che vende fumo per non far vedere di essere pienamente allineato al potere della Regione Liguria che ha distrutto in una manciata di giorni la sanità del ponente ligure” conclude l’assessore comunale albenganese.