Savona. Sul tavolo romano dedicato alla crisi dell’industria savonese possibili sconti in bolletta per le aziende energivore, con una apertura da parte del Ministero in merito alla proposta avanzata dalle stesse istituzioni locali. “Abbiamo fornito una specifica documentazione al dipartimento energia del Ministero, con l’obiettivo di alleggerire i pesanti costi energetici che gravano, ad esempio, sulla filiera industriale del vetro, per la quale la bolletta vale spesso il 30% dei costi complessivi per l’azienda” spiega Giorgio Sambin, che ha affrontato nel recente tavolo istituzionale in Provincia proprio la situazione delle aziende savonesi e le situazioni di crisi.
La discussione in sede ministeriale prosegue, con l’obiettivo fi trovare condizioni più favorevoli per le aziende energivore, ritenendo che ogni azione finalizzata alla riduzione del costo dell’energia non può che essere considerata come l’elemento chiave per la sopravvivenza degli impianti produttivi.
Ad esempio, con la chiusura della Ocv di Vado Ligure, azienda specializzata nella produzione di filati di vetro per il rinforzo dei materiali plastici l’accordo con Tirreno Power per le forniture di energia rimarrà carta straccia, mandando in fumo quello che poteva rappresentare un primo esempio concreto di soluzione energetica per una impresa del savonese.
“Si può invece mettere in moto un processo virtuoso nelle aree valbormidesi, con una simulazione sulla incidenza dell’energia per le vetrerie e Italcoke” dice ancora Sambin.
Per il capo dipartimento – divisione energia – del Ministero dello sviluppo economico, l’ing. Leonardo Senni, entro il mese di luglio o ai primi di settembre, si dovrà verificare la disponibilità di questa proposta, con la valutazione dell’incidenza del costo dell’energia sul prodotto finito anche per aziende come Reefer o Bombardier, per uno sconto in bolletta che nei piani delle istituzioni locali, dovrebbe far parte anche dell’accordo di programma per il rilancio della Val Bormida.