Savona. Una adesione intorno al 90% nella città di Savona, al 50% a levante e ponente della provincia. Questi i dati sullo sciopero di oggi delle farmacie del territorio savonese, una protesta di Federfarma contro i provvedimenti decisi dal governo che rischiano di penalizzare la categoria. “Una partecipazione davvero massiccia a Savona, dove pur garantendo il servizio con gli esercizi di turno, moltissimi farmacisti hanno chiuso le serrande: c’è massima condivisione sulle ragioni della mobilitazione. Anche i dati nel resto della Provincia sono ottimi in quanto era stato concordato che la farmacia unica presente nel piccolo comune dovesse rimanere comunque aperta per non creare grossi disagi all’utenza, in particolare in località turistiche” dice il presidente provinciale di Federfarma Andrea Gallo.
“A rischio non sono certo i grossi esercizi con tanti dipendenti, ma le piccole realtà: è una battaglia per la sopravvivenza delle farmacie minori” aggiunge. “Ricordo che se all’inizio del 2011 i disoccupati tra gli iscritti all’albo era pari a zero, a metà del 2012 siamo già a quota 54 farmacisti, ovvero l’11%. La situazione è preoccupante”.
“Speriamo che siano approvati gli emendamenti che sembrano modificare in parte il decreto ed i provvedimenti della spending revew relativi alla spesa farmaceutica territoriale, che non è affatto in aumento rispetto a quella ospedaliera, dove invece vengono ridotti i posti letto. Auspichiamo quindi un cambio di rotta a tutela della categoria” conclude Gallo.



