Politica

Savona, stop alle cremazioni per i non residenti in attesa del nuovo forno

Luca Martino assessore bilancio Comune Savona

Savona. Il servizio di cremazione è riservato ai cittadini savonesi e a coloro il cui decesso è avvenuto nel territorio comunale savonese. Lo ha deciso l’assessore Luca Martino, regolando così la pratica funebre in attesa del nuovo forno crematorio del quale si vuole dotare la città della Torretta. La delibera dispone la regola a tempo indeterminato.

Savona, quindi, non fornirà il servizio di cremazione ai non residenti, a meno che non siano deceduti nella città capoluogo. Di recente l’amministrazione Berruti è tornata a discutere del progetto per il nuovo forno crematorio, che dovrebbe vedere (con formule ancora da definire) una gestione targata Ata. Proprio oggi si svolge a Palazzo Sisto un vertice di maggioranza sull’argomento.

La scelta di ridurre in ceneri le proprie spoglie mortali nella città della Torretta è in continuo aumento e per questo si rende necessaria una nuova struttura: attualmente non si riescono ad accogliere tutte le salme che hanno desiderio di essere cremate.

Secondo le statistiche, infatti, a Savona si stima la possibilità di 1800 operazioni all’anno, fatto che si tradurrebbe, con l’attuale sistema tariffario, in un’entrata annuale di 638 mila 400 euro.