Savona, riaperta la pesca sportiva nella vecchia darsena

Savona Darsena

Savona. Accogliendo le richieste pervenute da numerose associazioni di pescatori sportivi dilettanti e anche quelle, particolarmente degne di considerazione, formulate dalle organizzazioni rappresentative delle persone diversamente abili, la Capitaneria di porto di Savona ha nuovamente autorizzato la pesca sportiva con canna e lenza in un’ampia zona della vecchia darsena.

Si tratta della cosiddetta banchina 11, situata tra il terminal crociere e il ponte mobile, e la zona compresa tra la vecchia sede della Capitaneria e il distributore di carburante posto sotto la torretta. In pratica, tutta la banchina recentemente ristrutturata in passeggiata a mare lungo la via Aurelia.

I pescatori sportivi con canna erano stati in qualche modo una delle vittime “collaterali” degli attentati dell’11 settembre 2001. Le nuove norme di sicurezza antiterrorismo avevano infatti costretto la Capitaneria a revocare i numerosi permessi di accesso alle banchine del porto di Savona rilasciati nei decenni precedenti e da quel momento necessariamente sottomessi a controlli preventivi di security molto più accurati.

La nuova ordinanza ha preso in considerazione il fatto che le banchine della vecchia darsena si trovano al di fuori della cinta doganale del porto e non ricadono pertanto nelle zone sottoposte a specifici controlli di sicurezza antiterrorismo; inoltre la nuova regolamentazione ha voluto prendere in considerazione le numerose istanze delle persone diversamente abili, che avevano rappresentato la difficoltà di recarsi nelle uniche zone del porto in cui la pesca sportiva era (e rimane) praticabile, cioè il cosiddetto pontile Enel di Vado Ligure, nella parte accessibile al pubblico, e i moletti di sottoflutto posti all’ingresso del porto di Savona, quello in concessione alla Lega Navale e quello, più esterno, sul quale si trova il fanale verde di ingresso dell’approdo.

“L’auspicio – spiega il comandante del porto di Savona, il capitano di vascello Enrico Moretti – è sempre quello di poter contemperare le inderogabili esigenze di sicurezza, nella sua più vasta accezione, con le diverse e legittime aspirazioni di tutti gli utenti del mare, in considerazione anche del grande numero di pescatori sportivi con canna e lenza, molto numerosi in città e provincia e ben rappresentati anche tra i turisti che ci fanno sempre più frequentemente visita”.