Cronaca

Operazione “Dumper”, false fatturazioni: la Procura chiede il rinvio a giudizio per Pietro Fotia e altri 5 imprenditori

Savona Tribunale

Savona. Sono sei i rinvii a giudizio chiesti dalla Procura di Savona nell’ambito dell’inchiesta “Dumper”. Il provvedimento ha colpito Pietro Fotia e altri cinque imprenditori: Maximiliano Gandolfo, titolare della Cg Quasar di Altare (gli viene contestata anche la bancarotta fraudolenta); Roberto De Maestri, titolare della Società Costruzioni Generali; Mario Taricco, già titolare dell’omonima ditta di ferramenta e duplicazione chiavi in via Giacchero; Andrea Baccino (Bbg Costruzioni) e Vittorio Baghino (Sale Scavi). I sei sono accusati di aver creato un giro di false fatturazioni che avrebbe coinvolto, oltre alla Scavo-Ter, anche le altre aziende che avrebbero fornito documentazioni false per raggirare il fisco.

In un primo momento nell’inchiesta (la stessa che aveva anche portato in manette l’ex dirigente dell’ufficio tecnico di Vado Roberto Drocchi nei confronti del quale l’indagine non è ancora chiusa) era finito nel mirino dei magistrati anche il legale rappresentante di Scavo-Ter, Donato Fotia, fratello di Pietro, che però non solo non risulta indagato, ma anzi figura come “danneggiato”: nell’ipotesi di reato a carico del fratello Pietro si legge infatti “…all’insaputa del legale rappresentante dell’azienda”.

Il filone fiscale dell’inchiesta Dumper era scattato in seguito ad un controllo della Guardia di Finanza, nel 2009, negli uffici della Scavo-Ter a Vado Ligure. Dalla verifica – si legge nelle 50 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare firmata nel maggio 2011 dal gip Fiorenza Giorgi – “emergevano rilevanti rapporti economici e finanziari con diverse società risultate essere evasori totali e che non risultavano in attività”.

Dai successivi controlli era poi emerso che queste società (Quasar Cg Srl, Società Costruzioni Generali Srl, Aaronne Srl, Aaronne Consorzio, Badrock Srl) “avevano emesso fatture in tutto o in parte inesistenti nei confronti della Scavo-Ter, la quale aveva in tal modo ottenuto vantaggi fiscali illeciti e la costituzione di fondi occulti, realizzati anche attraverso complessi passaggi fiscali e triangolazioni”.