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Londra 2012, Emanuele Abate: l’ostacolista alassino insegue un posto nella finale

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Alassio. Quando era un ragazzino correva lungo la fascia sinistra del campo da calcio, per rilanciare l’azione di attacco della sua squadra e poi tornare a coprire nel suo ruolo di difensore. Emanuele Abate, così come tanti suoi coetanei, ha iniziato a fare sport rincorrendo un pallone, con le maglie di Alassio e Laigueglia.

In seconda liceo, durante le ore di educazione fisica, ha scoperto di essere portato per l’atletica leggera, mostrando qualità molto superiori rispetto a quelle dei compagni. Nel 2002 ha lasciato il calcio e ha iniziato ad allenarsi con continuità, spronato dal suo tecnico Pietro Astengo, sulla pista di Villanova d’Albenga.

La scelta si è mostrata ben presto azzeccata. A livello giovanile Manuel ha raggiunto subito buoni risultati. Lavorando con costanza, soprattutto sulla velocità di base, è riuscito via via a migliorare se stesso, fino al proprio record personale stabilito a Ginevra nel 2006 con 13″59 in quella che già era la sua specialità: i 110 metri ostacoli.

Il 2006 per l’alassino è stato un anno di luci e ombre: la delusione per la rinuncia ai campionati italiani per un infortunio ma, soprattutto, la convocazione in nazionale per i campionati europei di Göteborg. Nel 2007 ha conquistato la medaglia di bronzo ai campionati europei a Debrecen, poi, nel 2009, si è classificato terzo alle Universiadi a Belgrado.

Buoni risultati ma non ancora eccelsi. Fino al 2011, anno della maturazione, trascorso ad inseguire il nuovo personale. Avvicinato il 28 maggio al meeting internazionale di Ginevra con 13″68 e il 17 luglio al Meeting di Padova con 13″67, Manuel riesce finalmente ad ottenerlo a Friburgo il 30 luglio con 13″57, per poi ritoccarlo il 10 settembre al Meeting di Rieti con 13″54.

Il suo 2012 inizia in maniera splendida, con il primato italiano indoor sui 60 metri ostacoli, ottenuto a Magglingen, in Svizzera, il 4 febbraio con il tempo di 7″57, limando il record di Emiliano Pizzoli, che resisteva da 14 anni.

L’11 marzo Abate si piazza al sesto posto ai campionati del mondo indoor, a Istanbul, con il tempo di 7″63. Tornando ai 110 metri, il 13 maggio stabilisce al meeting internazionale di Montgeron il nuovo record italiano fermando il cronometro a 13″32. Questo tempo gli garantisce la qualificazione per le Olimpiadi. Lo stesso giorno toglie un altro centesimo, in finale, ma il tempo non viene conteggiato per il vento eccessivo.

In preparazione ai Giochi olimpici, corre a Ostrava e Bellinzona, mostrando sempre un ottimo stato di forma. L’8 giugno abbassa ancora il suo record personale e, di conseguenza, anche quello italiano: 13″28 al Meeting Primo Nebiolo di Torino. Il suo 2012, fino ad oggi, ha visto anche, e soprattutto, il quinto posto ai campionati europei ad Helsinki.

Ad inizio luglio l’alassino aveva intenzione di onorare i campionati italiani di Bressanone presentandosi al via, ma lo ha frenato un infortunio che, per fortuna, si è rivelato subito di poco conto.

Nato l’8 luglio 1985, Abate è un atleta del Cus Genova ed è sempre seguito dal suo primo allenatore Pietro Astengo. Entrato a far parte delle Fiamme Oro, si allena comunque quasi sempre nella sua Liguria, in particolare a Villanova e a Villa Gentile, impianto genovese.

Prima di dedicarsi in tutto e per tutto all’atletica, frequentava il corso di laurea specialistica in ingegneria meccanica. Poi la scelta di vita è stata inevitabile: girando per le piste di Italia e del mondo, tra allenamenti e gare, il tempo per lo studio era divenuto troppo poco.

Alto 190 centimetri per un peso forma di 72 chilogrammi, scorrendo la lista degli olimpionici sul sito del Coni rientra nell’elenco dei genovesi, essendo nato nel capoluogo. Manuel, però, è alassino a tutti gli effetti e grazie a lui il ponente savonese sta tornando a seguire da vicino le gare di velocità, un ventennio dopo l’epoca di Ezio Madonia, albenganese che corse i 100 metri in 10″26.

In sostanza, il 2012 può dirsi l’anno della sua definitiva consacrazione e, dopo tutto ciò che ha dimostrato nella prima metà, può presentarsi con motivate ambizioni all’appuntamento olimpico, il primo della sua carriera. L’obiettivo è arrivare alla finale, compito tutt’altro che semplice.

Secondo i pronostici della vigilia, il favorito per la medaglia d’oro è lo statunitense Aries Merritt, contrastato dal cinese Liu Xiang. Il terzo posto dovrebbe essere dell’americano Jason Richardson. Poi gli altri, nell’ordine: Dayron Robles, Sergey Shubenkov, Orlando Ortega, Jeff Porter, Hansle Parchment.

Allo Stadio Olimpico di Londra i 110 metri ostacoli entreranno in scena martedì 7 agosto alle ore 11,10. Mercoledì 8 alle ore 20,15 si correranno le semifinali; la sera stessa, alle ore 22,15, è in programma la finale.