Loano. “Oggi a Loano un operaio edile ha trovato la morte nel cantiere dove stava lavorando. La sua morte tragica ed ingiusta dimostra come oltre alla necessaria formazione ed alla garanzia delle dotazioni dei dispositivi di sicurezza, sia necessaria una costante attenzione e un controllo proprio rivolto ai cantieri, luoghi dove si continua a perdere la vita lavorando, e soprattutto ai tempi di lavoro richiesti”. Così Andrea Luvarà, Segretario Generale Fillea Cgil Savona, commenta il tragico infortunio sul lavoro costato la vita ad un 42enne lombardo.
“Infatti oggi più di prima, in presenza della crisi economica, le aziende sono sollecitate ad essere sempre più efficienti e a rispondere a logiche di mercato che stanno diventando sempre più barbare ed incivili. E’ necessario cambiare la cultura del lavoro, altrimenti una morte sul lavoro, in qualunque caso, sarà sempre responsabilità di tutti. La Fillea Cgil di Savona esprime le proprie condoglianze alla famiglia dell’operaio edile e ai suoi compagni di lavoro”.
“Nonostante si dica in questi giorni che gli infortuni sul lavoro sono in diminuzione, questo ennesimo fatto drammatico ci richiama alla realtà e ci invita a non abbassare la guardia per alcun motivo” sottolinea Luca Vosilla, segretario generale provinciale degli edili della Cisl, che ha commentato l’incidente mortale di Loano. “Il settore dell’edilizia resta tra i più problematici del mondo del lavoro. Esistono troppe aziende che praticano forme di lavoro non regolari e troppe persone che lavorano senza contratti e in nero- ha aggiunto -. Fondamentali ad oggi sono due strumenti per controllare la situazione. Il Rlst, ovvero la rappresentanza sindacale territoriale per la sicurezza e il Cpt, il comitato territoriale paritetico. Entrambi dovrebbero consentire di tenere sempre di più sotto controllo una situazione che rischia di sfuggirci di mano”.



