Varazze. Fino al prossimo 25 luglio potranno pervenire le manifestazioni di interesse per l’acquisto della Cartiera di Varazze. Presso la Prefettura di Savona si è fatto il punto sulle prospettive future del sito produttivo, alla presenza del dott. Rando, responsabile procedura giudiziale, Continental, Unione Industriali, sindacati di categoria e gli assessori Enrico Vesco, Giorgio Sambin e Gerolamo Carletto.
I soggetti nazionali ed internazionali coinvolti sono stati i principali gruppi industriali del settore della carta, le numerose delegazioni confindustriali, le ambasciate dei Paesi esteri, gli enti pubblici legati all’economia del nostro Paese, istituzioni che si occupano di commercio estero, la Conferenza Episcopale ed soggetti pubblici dello sport.
Nel caso non pervengano “manifestazioni di interesse” entro la data indicata, le istituzioni, Comune, Provincia, Regione esprimono sin d’ora la loro evidente preoccupazione per il possibile fallimento della cartiera; infatti la proroga della cassa integrazione straordinaria scadrà il giorno 14 settembre e la richiesta di una seconda proroga potrebbe non essere accolta.
“Di conseguenza, nel caso non pervengano “manifestazioni di interesse” entro la data sopra citata, le istituzioni Regione, Provincia e Comune invitano il dott. Rando, responsabile della procedura, a chiedere al giudice competente, per i profili di competenza, di esplorare la disponibilità di eventuali soggetti che hanno difficoltà ad acquistare lo stabilimento in un momento difficile per l’ottenimento del credito, ma che certamente potrebbero essere disponibili a sottoscrivere un “contratto di affitto d’azienda” afferma l’assessore Gerolamo Carletto.
“Infatti, lo stabilimento è in grado di funzionare subito ed inoltre, con “l’affitto di azienda” la legge prevede l’acquisizione di tutto il personale in forza alla Cartiera con passaggio diretto senza soluzione di rapporti di lavoro. Nell’esprimere apprezzamento per l’opera svolta dal Prefetto, dalle forze sindacali, dall’Unione Industriali, Comune, Provincia e Regione non escludono la possibilità di chiedere anche un incontro direttamente al giudice competente, per meglio rappresentare le preoccupazioni delle pubbliche amministrazioni” conclude l’assessore varazzino.