Savona. Quante squadre di calcio a 5 e quante giocatrici senza il vero spirito del voler star insieme solo per divertirsi e “fraternizzare” con tutti, avrebbero accettato di partecipare ad una manifestazione sportiva in ambito nazionale solamente in sei contate? Senza molte possibilità di competere fisicamente sul campo e strappare vittorie epiche alle avversarie, ma solo con un sorriso pieno di impegno e di voglia di esserci una volta ancora?
Tra questa ristretta cerchia rientra la formazione dell’U.S. Priamar di Savona che, dopo aver vinto la fase regionale e superato gli spareggi interregionali, ha disputato le finali nazionali Csi categoria Open. La manifestazione si è svolta a Salsomaggiore Terme da mercoledì 1 a domenica 8 luglio.
Le savonesi hanno onorato anche questa volta un’intera stagione sportiva colma di enormi sacrifici fisici ed economici. Le ragazze allenate da Claudio Badano sono rientrate a casa dopo essersi aggiudicate l’ambito e desiderato premio disciplina nazionale di categoria, altrimenti conosciuto come “coppa fair play”.
Erano solo in sei, non per scelta tecnica o per mancanza di impegno o voglia di partecipare, ma perché in tutta la stagione l’organico è stato numericamente “contato”. Mancavano infatti a questo prestigioso evento tre ragazze.
La prima, Sonia Stricagnolo, a seguito di problemi personali che, suo malgrado, con grande dispiacere e delusione vista l’ottima stagione calcistica regionale disputata in campo, le hanno fatto alzare bandiera bianca. E’ rimasta a Savona, ma sempre vicina alle sue compagne con messaggi dal cellulare e commenti su Facebook.
La seconda, Magdalena Stehle, è dovuta rientrare nella sua Germania al termine dell’anno scolastico, salutata con i ringraziamenti da parte dell’intera società, dagli allenatori alle ragazze, per la stagione trascorsa brillantemente insieme.
La terza, Serena Soldi, per via del tesseramento Csi, dapprima concesso ed ottenuto e poi, al momento dell’iscrizione web al campionato nazionale, revocato per scadenze dei termini, di cui, nessuno dei comitati territoriali preposti era a conoscenza. Anche a lei le compagne hanno rivolto applausi e ringraziamenti per il suo costante attaccamento ed incoraggiamento alla squadra, anche se lontana da Salsomaggiore.
Sul campo di gioco le savonesi, che rappresentavano la Liguria nella competizione, hanno concluso al quinto posto nella classifica nazionale, nulla potendo “sulla distanza” dello svolgimento degli incontri, contro il caldo, la stanchezza muscolare e contro compagini formate da rose di 11 o 12 giocatrici, migliorando comunque rispetto alla scorsa edizione, terminata in settima posizione.
“Dopo questa premessa – spiega il mister Claudio Badano – capirete bene che se qualcuno mi chiedesse di fare un nome dell’artefice di questo ottimo risultato stagionale ottenuto (titolo regionale, titolo interregionale, quinto piazzamento in classifica nazionale e premio fair play 2011/12, considerato nel calcio moderno di qualsiasi categoria, premio di esempio e prestigio), non posso assolutamente fare un solo nome, perché davanti ai miei occhi, tutte loro, nessuna esclusa, per tutta la stagione sportiva, senza un attimo di sosta e lamentela, sono state il vero simbolo di sacrificio, di volontà, di sportività e di esempio per tutti gli sportivi e non”.
Queste le sei atlete che hanno fatto parlare “il fair play in rosa” ligure a Salsomaggiore Terme.
Cristina Ciocca: la zia, il capitano, pivot per la fase regionale ed interregionale (nella quale pesa la sua doppietta contro il Prato), nella fase nazionale è stata impiegata in porta. Solo nell’ultimo match è stata utilizzata nel suo ruolo naturale. Encomiabile per spirito di sacrificio e disponibilità per la squadra.
Elena Bernardi: la vice zia, il vice capitano del Priamar, difensore centrale. Quando la fatica della gara si faceva forte nelle sue compagne, è stata abile, pronta ed efficace a cambiare posizione in campo senza mollare mai. Nessuna lamentela, nessuna critica, sempre presente, irriducibile.
Ionela Sorodoc: impiegata come player di movimento per tutte le finali nazionali, ha risposto presente e con una buona prestazione tra i pali nell’ultimo incontro di Salsomaggiore. Un meritato applauso per l’impegno ed il sacrificio sportivo messo in campo per tutto l’anno.
Sara Marchetti: strepitosa giocatrice, ala destra, sinistra o centrale difensivo. Migliorata in maniera esponenziale nell’arco delle stagioni disputate: testa, piedi, cuore e resistenza atletica, un vero jolly di movimento per il calcio a 5. Giocatrice assist determinante per le segnature del Priamar nelle fasi finali.
Francesca Malacrida: ala sinistra, pivot, capo cannoniere del Priamar nelle finali nazionali di categoria. Un’altra stagione giocata a livelli strepitosi per la savonese, terminata con la segnatura di un goal per ogni partita giocata a Salsomaggiore, determinante e grintosa, dal sinistro micidiale, implacabile.
Valentina Danese: ultima arrivata nel gruppo, inserita immediatamente nello spogliatoio con gran piacere da parte di tutti, gettata nella “mischia” di una competizione nazionale, ha dimostrato grande determinazione. Impatto positivo per questa giovane giocatrice dalle ottime potenzialità e dal futuro in calcio a 5 ad alti livelli.
“Un grazie di cuore – prosegue Claudio Badano – va al delegato di Comitato Csi che ci ha accompagnato in questa splendida avventura: Pierluigi Rittore, per i suoi incoraggiamenti e complimenti a fine manifestazione”. “Io – ha dichiarato Rittore – ho sempre dato più valore al premio fair play rispetto ad un primo posto in classifica. Primi si può arrivare con buoni giocatori e ottimo allenamento, ma il premio fair play non tutti lo possono conquistare”.
“Un ringraziamento d’obbligo e sincero – aggiunge Badano – va pure all’accompagnatore extra della compagine savonese Marco Girimondi che, con la sua carica, la sua immensa simpatia ed allegria, ha ravvivato e rassodato un gruppo già unito e pronto a divertirsi contro ogni avversario”.
“L’ultimo ringraziamento, ma non per ordine di importanza – conclude -, va al vice allenatore, nonchè dirigente accompagnatore Fabio Vadone. Senza la sua presenza e l’impegno continuo l’ambita fase nazionale non si sarebbe concretizzata”.





