Cairo Montenotte. I Cadetti del Baseball Club Cairese tornano con un secondo posto da favola dal torneo internazionale di Firenze, giocando la finale contro una selezione californiana in giro per l’Italia a partecipare, e a vincere, ai tornei più importanti e prestigiosi del panorama della penisola.
Dopo aver incontrato durante la fase a gironi del torneo gli americani e altre due formazioni toscane, i biancorossi hanno un record di due partite vinte e una persa. La sconfitta, giunta proprio da parte dei pari età californiani, non intacca il cammino dei valbormidesi, che erano già qualificati alla semifinale, ma brucia per i ragazzi di Pascoli, i quali si vedono sbattere in faccia il divario enorme che c’è tra il nostro baseball ed il loro. Il risultato finale è di 22 a 3.
La semifinale contro i padroni di casa dello Junior Firenze è poi una formalità per i cairesi, che vogliono tornare a giocare a tutti i costi contro gli americani, una squadra di “alieni”, capace di segnare più di 60 punti nelle prime tre partite del girone.
Quindi la finale è Baseball Club Cairese contro i Northern Lights. Si gioca nello stadio di Firenze, uno dei più belli d’Italia, con gli spalti strapieni di gente che vuole vedere questi americani giocare a baseball. Ma vedere come si gioca davvero, visto che se in Italia si batte, si prende e si corre è soprattutto per merito loro, che hanno trasmesso questo sport e che ogni tanto tornano a vedere com’è la situazione. Proprio dopo poco che l’italiano Alex Liddi è andato a trovarli a casa loro, nell’olimpo della Major League. Ma queste sono storie di un altro mondo.
In questa cornice da sogno i biancorossi giocano alla pari contro gli “alieni”, accettano di far parte di una partita che li vede nettamente inferiori, entrando però in campo con il rispetto gli avversari, senza esserne messi in soggezione. È una finale in cui ognuno ha dato qualcosa in più di quello che poteva dare, andando oltre quella che è la normale routine del baseball, ma soprattutto senza aspettare e avere timori del gioco dei californiani, aggredendoli e cercando fare la partita della vita, continuando a recuperarli, ad essere in vantaggio, a tornare sotto per poi recuperare di nuovo.
Insomma, un incontro bellissimo da guardare per il pubblico presente, che aveva davanti dei ragazzini di 15 anni, i quali però sembravano i grandi, ma quei grandi che vedi solo in televisione durante la notte, perché c’è il fuso orario e gli orari sono quelli che sono. Proprio quei grandi di cui ti parlano i fortunati che riescono ad andare a vederli negli Stati Uniti, che ti raccontano di un altro pianeta, di stadi enormi pieni di gente e di palline che viaggiano fortissimo.
Insomma, il risultato finale ha premiato gli statunitensi, 11 a 8, ma i valbormidesi hanno fatto l’impresa, in una delle più belle partite cui abbia preso parte qualche formazione che indossava la divisa biancorossa. Sicuramente la sconfitta più bella della storia del Baseball Club Cairese.