Savona. Girandola di consultazioni in Regione, oggi, coordinata dal governatore Burlando per vagliare le posizioni di istituzioni locali e categorie economiche sulla presidenza della Port Authority savonese. Il presidente della Regione si esprimerà in breve tempo sulla nomina dell’ammiraglio Felicio Angrisano al vertice dell’ente portuale.
Quella che è emerso come una novità, di sapore politico, è l’apertura della Regione all’integrazione di una personalità del Pd nella “stanza dei bottoni” dell’Autorità, a prescidere dalla presidenza. Se Rino Cavanese ha chiamato Roberto Visintin a guidare il segretariato generale, spiazzando un po’ tutti, l’amministrazione regionale vuole aprire un varco per sedare i mal di pancia del Partito Democratico savonese, che teme di rimanere a bocca asciutta in questa grossa partita: Visintin rimarrebbe come dirigente nell’organigramma dell’Authority, mentre il ruolo di segretario generale andrebbe ad un uomo del Pd (che non sarebbe, però, l’avvocato Gaggero). Una sorta di “ticket” che il Partito Democratico può staccare.
“Il caso più complicato da affrontare”, così l’ha definito Burlando, che ha sempre cercato di manifestare distanza dalle strategie che hanno opposto i Comuni, con capofila Savona, la Provincia e la Camera di Commercio nella definizione della terna. Oggi il presidente regionale ha incontrato gli esponenti del mondo savonese: sindaci, sindacati ed esponenti del comparto industriale. Venerdì raccoglierà il parere della propria giunta. Archiviati i nomi di Paolo Gaggero e Paolo Marson, rimangono di fatto in ballo il prolungamento dell’incarico a Canavese, ovvero il commissariamento (soluzione caldeggiata dall’ente camerale savonese), e il nome del comandante della Capitaneria genovese.
Il ministro Corrado Passera ha rimbalzato la scelta, o meglio l’espressione di gradimento, a Claudio Burlando. Quest’ultimo ha rivendicato la facoltà di decidere, ma ha avviato le consultazioni “perché sia una scelta condivisa”. Colloqui informali per fare il punto e raccogliere opinioni da trasmettere, poi, agli assessori dell’esecutivo regionale.
Lo stesso Burlando potrebbe poi cercare di “negoziare” con il Ministero dello sviluppo economico. Accogliendo senza riserva le indicazioni da Roma sul nome, il capo dell’amministrazione ligure potrebbe chiedere a Passera – quale contropartita – maggiore interessamento e attenzione per le problematiche dell’industria regionale, con la garanzia di interventi in qualcuna delle decine di ferite aperte dell’economica locale, non solo portuale, e quindi ad esempio nei casi di Fincantieri, Ansaldo, Selex o Elsag.





