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Albenga, piazza ad Angelo Viveri: il Pd insorge. Vazio: “La Guarnieri chieda scusa”

Albenga. E’ dura la replica del Pd e dell’ex vice sindaco Franco Vazio alle parole del sindaco di Albenga Rosy Guarnieri sul progetto delle torri, con la riqualificazione dell’area e lo spostamento dell’Ortofrutticola, ed in particolare sulla proposta di intitolare la nuova piazza pubblica del Comune ad Angelo Viveri. “Leggere le dichiarazioni del sindaco ci fanno comprendere quanto questa signora sia disperata, opportunista e di poca memoria. Ricordo a me stesso, prima che alla città, che questa signora, quando Viveri era in vita, era in cordata con quelli che gongolavano il giorno del suo arresto e che facevano il tifo perché in carcere passasse il resto dei suoi giorni” dice Vazio.

“Rammento senza difficoltà che questa smemorata signora, per la prima volta nella storia di Albenga, si costituì parte civile contro Viveri e la sua giunta per chiedere loro i danni, anche di immagine, che lei assumeva essere stati arrecati ad Albenga proprio dal loro modo di amministrare. Quando questa signora perse tutte le cause civili intentate nei processi penali, perché questi amministratori vennero puntualmente assolti, non ebbe neppure la decenza di porgere loro almeno le scuse” aggiunge ancora l’esponente del Pd ingauno.

“Non paga ebbe addirittura l’arroganza di definire Angelo Viveri come “un cancro” per la città di Albenga e di accostarlo a Ciancimino ed alla mafia: ricordo che quelle frasi ferirono ed offesero Viveri a tal punto che lo stesso non esitò a querelarla e portarla innanzi al giudice penale. Angioletto è morto e questa signora, disperata e senza battere ciglio, richiama ed inneggia le Sue gesta ed addirittura vuole intitolargli una piazza”.

“In me per tutto questo non c’è rancore nei confronti della signora Rosalia Guarnieri, ma solo compassione. Essere sindaco ha rappresentato per Angelo Viveri una scelta di vita, dove Albenga era prima di tutto e gli interessi personali non trovavano casa. Questa signora, lontana anni luce da Angelo Viveri, nel disperato tentativo di giustificare i suoi fallimenti ed i suoi intrighi politici tenta di mettere in bocca ad Angioletto cose dallo stesso mai dette e o pensate, offendendo la sua memoria e chi lo amava. Al funerale di Angelo Viveri il sottoscritto disse che Angioletto continuava ad essere il sindaco di Albenga, perché lo meritava e tutti lo ritenevano tale. Altri, anche se sono stati eletti, probabilmente non lo sono e non lo saranno mai”.

“Prima di proporre di intitolare una piazza ad Angelo Viveri questa signora chieda pubblicamente scusa a lui ed alla sua città: non sarebbe sufficiente, ma almeno sarebbe un primo passo ed un segno di decenza” conclude Vazio.