Cronaca

Varazze, strane proposte “porta a porta” su contratti di fornitura elettrica: anche l’Aduc lancia “sos”

venditore porta a porta

Varazze. Estranei che suonano alla porta e che, con vistosa targhetta in bella mostra, propongono contratti di fornitura elettrica (e non solo) a prezzi apparentemente convenienti. Con la scusa di controlli e verifiche puramente tecniche, questi “incaricati” si farebbero aprire la porta di casa per poi proporre soluzioni a costi che sembrano ribassati perché, sostengono, stipulate direttamente con il fornitore che rappresentano piuttosto che con un intermediario. Ma il risultato, per chi si lascia convincere, non sarebbe poi così soddisfacente.

A raccontare un episodio che accomuna molti cittadini del Savonese è un residente di Varazze: “Ieri sera, verso le 18, al condominio di Via Camogli, hanno citofonato due individui al grido di ‘controllo elettrico apra il portone per favore’. Dopo poco mi sono ritrovato al pianerottolo un individuo con vistosa targhetta al collo e cartellina che mi dice di essere un operatore Gdf Suez incaricato di verificare se ho la necessaria predisposizione per poter sottoscrivere un contratto direttamente con quella ditta, vero fornitore dell’energia in zona, anziché tramite un intermediario, in vista di possibili rincari delle tariffe”.

“Dopo avergli chiesto se fosse venuto qui per farmi una proposta commerciale, il presunto incaricato ha iniziato a tentennare dicendo che si trovava lì per fare una verifica tecnica e che comunque sarebbe stato mio interesse sottoscrivere un contratto direttamente con un fornitore piuttosto che con un intermediario – continua il varazzino – Ovviamente non gli ho consentito di mettere piede in casa mia e ho chiuso la porta dicendo no grazie. Ho notato che l’altro incaricato stava facendo proselitismo ai piani inferiori. Vorrei mettere sull’avviso gli abitanti varazzini sulla diffusione di pratiche commerciali scorrette e su come difendersi. Questi sono maestri nel farti sentire tu un maleducato se rifiuti di farli entrare o perfino di ascoltarli”.

Di “chi va là” simili è zeppo anche il sito dell’Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) che fa riferimento alla Italcogim energie, un’azienda del gruppo Gdf-Suez che si occupa della vendita di energia elettrica e gas, con sede legale a Milano e sede operativa nazionale in Puglia. “In questo periodo – si legge sul sito – è presente sul mercato con venditori che, in tutta Italia, sono sguinzagliati nel cercare clienti. I metodi di questi venditori non sembrano, però, essere tra i più cristallini e onesti: sono diverse le segnalazioni che ci giungono da Toscana, Puglia, Piemonte, Lombardia, Veneto, Campania, Emilia Romagna, Umbria e Lazio”.

“Il metodo piu’ diffuso per procacciarsi il contratto ci viene così indicato da un malcapitato di Firenze: ‘gli incaricati della Società con cui detto contratto è stato sottoscritto si sono presentati presso la propria abitazione dichiarando di dover leggere i contatori di Toscana Energia ed Enel, di fatto presentandosi come soggetto diverso da quello riportato in contratto. Solo dopo lettura più attenta della documentazione, la sottoscritta si è resa conto di aver sottoscritto il contratto con un terzo soggetto’. Nello specifico, chi ci scrive è nato nel 1932; non differente da altri utenti nati nel 1926, 1928, 1931 oltre, ovviamente, anche ad utenti più giovani”.

“Inoltre questi venditori truffaldini, per rincarare la loro dose di disonestà, si guardano bene dal far notare alle loro vittime che il servizio che stanno facendo sottoscrivere è mediamente più costoso del 10-14% delle condizioni economiche dell’Autorità per l’Energia. Non solo, ma quand’anche questi figuri dovessero incrociarsi con qualche utente ‘pignolo’, quest’ultimo avrebbe molte difficoltà a dedurre dalla modulistica questa sconvenienza: vere e proprie omissioni impediscono di esserne edotti” si legge ancora sul sito Aduc.

“Metodo commerciale non nuovo da quando il settore ha dato il via al cosiddetto mercato libero ma che, nella fattispecie, lascia perplessi perchè, nonostante l’Autorità abbia già sanzionato altri gestori con trucchetti più o meno simili, il malaffare perdura e si estende anche ai nuovi attori di questo mercato. Oltre a mettere sul ‘chi va là’ i cittadini, perché chiedano documenti identificativi (e li ispezionino con attenzione) ad eventuali addetti che si presentano per leggere i contatori, ricordiamo che spesso la lettura di questi contatori non è prevista perché ci sono le letture automatiche a distanza. Invitiamo perciò a segnalare a noi, alle autorità e ai media locali tutti i tentativi di abuso. Nel frattempo noi procediamo con una denuncia contro Italcogim all’Autorità Antitrust per metodi commerciali scorretti; senza sottovalutare, a seguire, una serie di denunce penali per truffa” conclude Aduc.