Bardineto. Resta in carcere Ezio Mattiauda, l’80enne di Bardineto che, martedì scorso, ha sparato contro il suo rivale di sempre, il 64enne Riccardo Carretto, dopo l’ennesima discussione legata a questioni di vicinato e a una convivenza difficile. D’altronde optare per una misura diversa, come i domiciliari, non sarebbe stato pensabile, vista la vicinanza delle abitazioni dei due (opzione che nemmeno l’avvocato Iavicoli, che tutela gli interessi dell’arrestato, ha preso in considerazione).
Davanti al gip Fiorenza Giorgi, Mattiauda non avrebbe chiarito né dove si sia procurato l’arma (una calibro 22) né dove l’abbia gettata (ha solo confermato di essersene liberato mentre fuggiva dal luogo della sparatoria a bordo della sua auto). L’80enne avrebbe raccontato una storia di discussioni e liti con il proprio vicino di casa, iniziate dieci anni fa quando lo stesso Mattiauda aveva fatto costruire una legnaia nella zona confinante con quella di proprietà di Carretto. Proprio quest’ultimo, stando alle dichiarazioni del rivale, sarebbe subito corso in Comune a chiedere se quella struttura fosse regolare scatenando così le ire dell’80enne.
Una rabbia e un rancore covati nel corso degli anni e che hanno portato al tragico epilogo di martedì con l’arrestato che, dopo essere stato aggredito con un bastone, ha sparato alcuni colpi di pistola (pare cinque) contro il 64enne, colpendolo al torace e mandandolo in ospedale. Ora le accuse per lui sono quelle di tentato omicidio e porto abusivo d’arma da fuoco.
Intanto, migliorano le condizioni del ferito che si trova ricoverato al Santa Corona di Pietra Ligure: fonti mediche fanno sapere che è cosciente e che è in ripresa.