Savona. Dieci mesi di reclusione e 400 euro di multa. E’ questa la condanna inflitta questa mattina a Samir Dewde, il cittadino tunisino di 33 anni, che la settimana scorsa era stato arrestato due volte nel giro di due giorni per furto. Dewde, che dovrà restare in carcere perché non può beneficiare della sospensione condizionale della pena, dopo aver patteggiato nella prima direttissima, stavolta ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato.
Il tunisino era stato arrestato giovedì sera dopo che, intorno alle 23,15, al 113 era arrivata una richiesta di intervento per un furto al bowling di via Trilussa a Savona. Gli agenti, intervenuti tempestivamente, avevano trovato ad attenderli il co-titolare del locale che aveva raccontato di aver bloccato Dewde dopo averlo visto allontanarsi con uno scatolone contenente un computer preso all’interno del bowling. Il tunisino, che avrebbe preso il pc da un magazzino interno, vicino ad una scala e all’uscita di emergenza, aveva tentato di scappare pensando di non essere stato visto, ma era stato invece inseguito dal titolare e costretto a fermarsi.
I poliziotti avevano svolto tutti gli accertamenti del caso per appurare che il computer fosse del bowling ed avevano poi proceduto all’identificazione di Samir Dewde. Erano bastati pochi secondi agli agenti per capire che il tunisino era lo stesso che avevano arrestato nel pomeriggio precedente per un furto di occhiali all’Ipercoop. Per lui erano così scattate per la seconda volta le manette con l’accusa di furto aggravato.
Dewde, davanti al giudice, aveva cercato di giustificarsi: “Ho preso lo scatolone, ma non l’ho rubato. Ero al bowling per giocare e lì un mio connazionale mi ha dato la scatola e mi ha chiesto se potevo portarla a casa. Io non sapevo nemmeno cosa c’era dentro e l’ho presa. Quando sono uscito ho visto il proprietario che mi seguiva”. Spiegazioni che non sono servite all’uomo, assistito dall’avvocato Ottonello, ad evitare la condanna.