Savona. Ritirava i soldi di un cliente destinati al pagamento delle imposte, ma anziché versarli regolarmente se li intascava. E’ questa almeno l’accusa che veniva contestata a Benedetto Ratto, 72 anni, commercialista e socio accomandatario della società “Sak servizi aziendali computerizzati sas” che questa mattina è stato condannato a tre anni di reclusione e 1000 euro di multa.
Secondo l’accusa il ragioniere, che avrebbe dovuto redigere le dichiarazioni dei redditi ed occuparsi del pagamento delle imposte di un settantenne cairese, in realtà ritirava le somme di denaro per poi tenersele. Per la precisione, dal 2000 al 2006, avrebbe intascato 35900 euro destinati al pagamento delle imposte, senza versare nemmeno un centesimo al Fisco. Da qui la denuncia del cliente che ha portato al rinvio a giudizio per appropriazione indebita di Ratto. Nel frattempo alcuni dei reati contestati al commercialista sono finiti in prescrizione, ma, per quelli relativi al 2005 e 2006, il giudice l’ha condannato. Benedetto Ratto dovrà anche risarcire la parte civile, ovvero il suo ex cliente, con 40 mila euro.
Per il ragioniere quella di stamattina non è la prima condanna per episodi analoghi: già nel giugno del 2011 la Corte d’Appello di Genova aveva confermato una sentenza di condanna ad un anno e sei mesi di reclusione – emessa nel luglio 2010 – nei suoi per appropriazione indebita ai danni di due artigiani edili di Urbe, Pio e Paolo Pesce.