Economia

Gavarry senza liquidità per lo stop all’operazione immobiliare: allarme dei sindacati

gavarry quiliano

Quiliano. Nuova tegola sul tessuto industriale savonese, pesantemente colpito dalla crisi. Oggi, in un incontro all’Unione Industriali di Savona, la Gavarry ha comunicato ai sindacati che l’azienda ha ormai scarsa liquidità, solo fino alla fine dell’estate 2012, con il rischio di un pesante dietrofront rispetto al progetto di delocalizzazione già avviato e operativo da gennaio, a Quiliano, lasciando libere le aree di Albisola.

Due gli intoppi sul futuro del sito produttivo, che vede 32 occupati con possibilità di nuove assunzioni: la prima è il ricorso al Tar presentato da alcuni residenti albisolesi sulla pratica amministrativa che ha dato il via all’operazione di delocalizzazione ed il permesso per le nuove costruzioni, dalle quali l’azienda deve recuperare le risorse necessarie per proseguire il suo piano industriale. Il ricorso è stato motivato con problematiche relative alle falde acquifere ed alla gestione territoriale della zona, con la conseguenza che la Regione ha così bloccato il progetto di spostamento e l’invio al Comune di Albisola di non permettere l’apertura del cantiere edile fino a quando non ci sarà una approvazione del Via regionale al progetto immobiliare. Nel mirino, infatti, anche le cubature: con la realizzazione dei box interrati si arriva a 72 mila metri quadrati, per questo la legge impone prima la passaggio alla valutazione di impatto ambientale.

Ora l’azienda che ha acceso mutui per consentire la delocalizzazione e rendere operativo il nuovo sito di Quiliano non riesce quindi a recuperare denaro senza i permessi per costruire nell’area albisolese. “Una situazione allarmante – afferma il segretario della Filctem Cgil Fulvio Berruti -. Non ce ne facciamo mancare davvero una se pensiamo alla già pesante crisi e difficile situazione occupazionale…Domani o al massimo entro lunedì chiederemo un incontro con Regione, Provincia e Comune, oltre che con azienda, Alfa Costruzioni e sindacati per trovare una soluzione più rapida possibile ed evitare una ennesima situazione di crisi sul nostro territorio. Non si possono attendere i lunghi tempi del Via regionale…” conclude Berruti.