Savona. Un paio di telefonate concitate al 115, ma nulla di più: il terremoto che, ieri sera, intorno alle 21, ha terrorizzato nuovamente l’Emilia Romagna e che è “rimbombato” in gran parte del Nord, è stato a malapena avvertito nel Savonese.
A pochi minuti dall’evento, i vigili del fuoco di Savona hanno ricevuto giusto due chiamate di cittadini preoccupati ma non vi è stato alcun allarme serio. La terra continua comunque a tremare e a non lasciare tregua agli emiliani. Le prime due scosse sono state avvertite poco prima delle 20 di ieri ed erano di 3,3 e 3,8 gradi, la terza alle 21.21 di 5,1 gradi con epicentro a una profondità di 9 chilometri tra Novi di Modena, San Possidonio e Concordia, scossa che è stata avvertita da Milano a Venezia e da Bolzano a Firenze. Nelle ore successive i sismografi hanno continuato a registrare scosse. Tutte con epicentro tra Modena e Mantova.
Dopo una domenica di paura arriva un lunedì di lutto nazionale per le vittime del sisma. Oggi le bandiere dell’Italia sugli edifici pubblici saranno esposte a mezz’asta, e nelle scuole di ogni ordine e grado si osserva un minuto di raccoglimento.
