Vado Ligure. Passaggio cruciale per l’ampliamento della centrale termoelettrica di Vado: l’Ispra, l’organismo di certificazione ambientale, ha dato l’ok per la procedura di concessione dell’AIA. Tra una ventina di giorni si svolgerà la conferenza dei servizi deliberante per il rilascio dell’autorizzazione, condizione che permetterà all’azienda energetica di avviare l’opera di ristrutturazione del sito produttivo, attesa da anni, ma osteggiata dai Comuni di Vado e Quiliano, nonché dai comitati anticarbone.
L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha verbalizzato il documento che apre la strada alla procedura vera e propria di VIA, della quale è titolare il Ministero. La Tirreno Power aveva già mostrato la disponibilità ad applicare l’AIA ai due gruppi esistenti, tanto che l’assessorato regionale all’ambiente l’aveva posta come condizione nella delibera autorizzativa insieme ad altri interventi, come la copertura del carbonile, il monitoraggio dell’aria e le compensazioni a favore dei Comuni.
La Regione Liguria ha vincolato l’operazione di ampliamento alla realizzazione di una rete di monitoraggio ambientale, con la partecipazione di Arpal e Istituto Superiore di Sanità. Anzitutto saranno monitorati gli inquinanti (in particolare “flusso di massa”, “portata per concentrazione”), che non potranno superare determinati parametri; di fatto le prescrizioni della Regione limitano le emissioni in modo che non superino il livello di quelle che sarebbero generate da impianti totalmente nuovi. Secondo il progetto presentato dall’azienda e vagliato dall’amministrazione di via Fieschi, gli interventi strutturali ridurranno le emissioni del 70% rispetto a quelle odierne.
A marzo il Ministero dello Sviluppo Economico aveva emesso il decreto per autorizzare la realizzazione di una nuova unità a carbone da 460 MW presso la centrale. Il provvedimento prevede l’ammodernamento delle due unità a carbone esistenti da 330 MW entrate in servizio agli inizi degli anni ’70, oggetto dell’imminente procedura di AIA. I lavori di trasformazione verranno avviati sulla prima delle due unità esistenti all’entrata in esercizio della nuova unità da 460 MW. L’adeguamento della seconda unità esistente verrà eseguito successivamente, previa verifica da parte della Regione Liguria dei risultati conseguiti dalla società in termini di rispetto dei limiti emissivi.