Albenga, tartarughe Emys: 15 esemplari saranno rilasciati in natura

Emys_orbicularis

Albenga. Saranno 15 gli esemplari di testuggine palustre (Emys orbicularis ingauna) che verranno rilasciati in siti naturali protetti della Piana di Albenga nel corso del 2012, la maggior parte dei quali torneranno in natura il prossimo 20 giugno. Un numero elevato di individui che coincide con un anno record di nascite: dall’estate del 2011 ad oggi sono stati circa 80 i piccoli nati nell’ambito del Progetto Emys, avviato nel 2000 per la conservazione e la riproduzione della testuggine palustre originaria del territorio albenganese, specie che fino a qualche anno fa si reputava estinta a causa delle fortissime alterazioni del suo habitat naturale, subìte a partire dagli anni ‘60.

All’evento di rilascio, che inizierà alle ore 11 presso il Centro Emys di Leca d’Albenga, parteciperanno l’assessore all’Ambiente della Regione Liguria Renata Briano e l’assessore all’Ambiente della Provincia di Savona Santiago Vacca. Tutti gli esemplari rilasciati avranno una marcatura di identificazione, un microchip e alcuni di essi verranno dotati di una piccola radiotrasmittente per seguirne gli spostamenti in natura con tecniche di radio-tracking, sotto il coordinamento del DIP.TE.RIS dell’Università degli Studi di Genova.

In questo modo sarà possibile monitorare e controllare gli esemplari rilasciati nell’arco dei mesi successivi. Presso il Centro Emys di Leca di Albenga, operativo dal 2001, continuano le attività di riproduzione e allevamento degli esemplari che verranno rilasciati nelle prossime stagioni. Attualmente il Centro ospita circa 70 esemplari tra maschi e femmine adulti, sub adulti e giovani. Le uova, deposte nei mesi di giugno e luglio, vengono incubate al centro in condizioni molto simili a quelle naturali.

I piccoli, come tanti altri in passato, trascorrono i primi anni di vita all’Acquario di Genova, in un ambiente a loro dedicato. Il personale dell’Acquario di Genova ne segue l’accrescimento ed effettua, quando necessarie, le terapie veterinarie. Trascorsi circa due anni di vita, tornano al Centro per un periodo di acclimatamento, al termine del quale vengono rilasciati in natura. Il buon successo del programma di riproduzione permetterà di rilasciare un numero sempre maggiore di esemplari nelle stagioni future e scongiurare il pericolo di estinzione di questa specie, simbolo della biodiversità dell’Albenganese.

Nel corso di questi anni uno dei risultati più significativi del Progetto è stata, nel 2004, l’ascrizione della testuggine palustre della Piana di Albenga alla nuova sottospecie Emys orbicularis ingauna, unico vertebrato esclusivo della Liguria. La collaborazione tra le istituzioni coinvolte nel Progetto, a cui hanno aderito negli anni il Comune di Albenga, il Comune di Garlenda ed il Comune di Villanova d’Albenga, ha consentito anche la creazione di un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e l’ampliamento di altre aree protette, espressamente dedicate alla tutela delle zone umide della piana albenganese. Uno dei siti individuati nel territorio di Albenga per il ripopolamento di testuggini palustri si trova in un SIC (Sito di Importanza Comunitaria) ubicato nella valle del torrente Lerrone, nel Comune di Villanova d’Albenga.

Si tratta di un complesso di stagni, in parte temporanei ed in parte permanenti, originatesi per il riempimento, da parte delle acque piovane, delle depressioni all’interno di una ex cava di argille plioceniche. La zona umida così originatasi è risultata di importanza fondamentale per la sopravvivenza della biodiversità tipica delle zone umide costiere e delle pseudo-steppe su substrato argilloso. Fra gli altri habitat prescelti rientra una piccola zona umida nel Comune di Albenga acquistata dalla Provincia di Savona con il contributo della Regione Liguria, ripristinata grazie ai fondi raccolti con la campagna di sensibilizzazione “Shellshock” promossa dall’Associazione Europea degli Zoo e degli Acquari nel 2005.