Alassio. “Avremmo preferito leggere che la minoranza si impegnava per un progetto di tutela e salvaguardia del nostro arenile, allo scopo di studiare una nuova disposizione delle cabine, ma come al solito il cattivo medico pensa a curare solo i sintomi e non la malattia , sempre che di malattia si tratti”. Queste le parole del presidente dei bagni marini Ernesto Schivo che replica alle affermazioni di Jan Casella, Sinistra Alassina, sulle cabine degli stabilimenti balneari.
“Non siamo contrari a priori ad un ‘altra distribuzione dei manufatti degli stabilimenti, ma questo deve andare di pari passo con opere che consentano una profondità maggiore dell’arenile e ad una revisione delle occupazioni di tutti gli spazi pubblici” aggiunge il presidente dei bagni marini alassino.
“Voglio concludere ricordando, per la cronaca, che sia lo scorso anno che quest’anno i concessionari e, soltanto loro, e sottolineo soltanto loro, hanno speso circa 500.000 euro per tutelare e sistemare un arenile che è senz’altro è il volano di tutta l’economia turistica di Alassio e non soltanto fonte di guadagno per i concessionari. Se proprio si vuole sperimentare perché non farlo nelle S.L.A. e negli stabilimenti comunali? Comunque siamo assolutamente disponibili ad un confronto con tutte le categorie turistiche ma che sia un confronto a 360° e non nasconda un processo acritico e privo di interlocuzione” conclude Schivo.