Savona. Due anni e tre mesi di reclusione. E’ la pena inflitta in tribunale ad Arcangelo Saracino, savonese di 32 anni, accusato di uso indebito di una carta di credito carburante dell’Ata.
Gli venivano contestati due prelievi di benzina (per gli importi rispettivamente di 18, 78 euro e 43,53 euro) e un terzo (per 177,50 euro) in concorso con Roberto Renga, 36 anni, di Albisola. Quest’ultimo è stato assolto “perché il fatto non costituisce reato”, in quanto non sarebbe stato a conoscenza dell’uso non autorizzato della carta, avendo soltanto accompagnato l’amico al distributore. Saracino, ora, dovrà anche corrispondere un risarcimento di 3 mila euro all’Ata.
Risale al 2010 l’arresto del netturbino dell’Ata, Giorgio R., che faceva benzina con la tessera carburante aziendale. I controlli degli investigatori avevano accertato che l’uomo aveva prelevato circa 4 mila euro di benzina, “prestando” la tessera ad amici, conoscenti ed estranei, e facendosi pagare metà del costo dei rifornimenti.