Protesi al seno, Ciangherotti ribatte al Prof. Bormioli: “Sono nocive alla salute, il resto è tutto cabaret”

eraldo ciangherotti

Albenga. “Che le protesi al seno prodotte dalla ditta francese Pip siano effettivamente pericolose per la salute, tossiche, irritanti per i tessuti e cancerogene, questo è oramai stato accertato, così come la stima di almeno 4000-5000 pazienti italiane portatrici di questi dispositivi. Le donne hanno diritto di sapere questa verità. Per il resto, il Dott. Mariano Bormioli non dimentichi che non sono io ad averlo cercato dalle colonne dei giornali, bensì lui. Perché io neppure lo conoscevo, tanto da aver sempre collegato il prestigio della Divisione di Chirurgia plastica dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure al buon nome degli altri suoi colleghi di reparto”. Lo dichiara Eraldo Ciangherotti, controreplicando al Dott. Mariano Bormioli, Primario dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, in merito alla sentenza del Tar sulle protesi difettose.

Aggiunge Eraldo Ciangherotti: “In merito all’allarmismo che da inizio anno si è generato sulle protesi al PIP, però, non sono riuscito a dimenticare del Dott. Bormioli le sue dichiarazioni del 18 gennaio scorso, quando Il Primario di Chirurigia Plastica aveva detto che “non è vero che si provvede alla sostituzione di tutte le protesi di quel genere impiantate, perché il problema sebbene sia esiguo crea ansia solo dal momento che la protesi si è rotta”. Ecco, anche un semplice Odontoiatra di campagna come me capisce la portata di una tale castroneria”.

Prosegue Ciangherotti: “Le note del Ministero della Sanità e la sentenza del TAR emessa nelle ultime ore che riconosce nocive quelle protesi, ancorché non rotte, e consente alle donne residenti in Liguria che hanno subito un impianto al seno con protesi Pip, di poter chiedere l’espianto delle stesse e il reimpianto, tutto a carico del Servizio Sanitario Nazionale, anche in assenza di danni fisici o precise indicazioni del medico, ma solo per il timore di possibili ripercussioni sulla propria salute, la dicono lunga più di tante altri discorsi”.

“Io ho solo dato voce all’angoscia di alcune donne albenganesi che, per ragioni non tanto estetiche ma prima di tutto funzionali, hanno subito l’impianto di una protesi al seno scadente, oggi più che mai impaurite che il materiale possa essere difettoso e cancerogeno e che siano tra le 4000- 5000 malcapitate. Tutto il resto, sono solo un mucchio di parole che vanno bene per il prossimo cabaret di fine anno” conclude Ciangherotti.