Cronaca

Pedofilia, don Seppia colpevole: condannato a 9 anni e mezzo di carcere

Don Riccardo Seppia

Genova. Don Riccardo Seppia, ex parroco di Sestri Ponente, è stato condannato a nove anni, sei mesi e 20 giorni di carcere, oltre a 28 mila euro di multa per violenza sessuale su minori e cessione di sostanze supefacenti.

Unica assoluzione, quella per la detenzione di materiale pedopornografico. In questo caso l’assoluzione era stata chiesta anche dal pubblico ministero Stefano Puppo (che aveva chiesto complessivamente una condanna a 11 anni e 8 mesi di carcere): sul punto il gip aveva comunque chiesto un approfondimento chiamando a testimoniare gli agenti della polizia postale che avevano analizzato il pc del parroco e che, sostanzialmente, avevano confermato che si trattava di file temporanei (in pratica Don Seppia aveva visionato alcuni filmati ma non li aveva conservati sul pc).

Nel dettaglio Don Seppia è stato condannato a 4 anni, 2 mesi e 20 giorni per i danni ai minori: il cherichetto, per il quale la violenza, secondo il giudice è stata consumata, e il ragazzo albanese su cui la violenza è stata soltanto tentata. Per l’offerta di droga agli stessi minori la condanna è di 4 anni e 8 mesi di reclusione oltre a 26 mila euro di penale. Otto mesi di reclusione e 2 mila euro di multa invece sono stati inflitti per la cessione di cocaina all’ex seminarista Emanuele Alfano.

Don Seppia, che questa mattina è arrivato in aula in jeans e giubbetto blu, prima della sentenza ha letto una stringata dichiarazione: “Chiedo scusa per il mio comportamento morale perché ho commesso degli sbagli. Ho sbagliato a comportarmi in quel modo”.

Moderatamente soddisfatto il suo legale, l’avvocato Paolo Bonanni: “C’è stato il riconoscimento della minore gravità per ciò che riguarda la violenza sessuale, e questo è un riconoscimento importante, così come per quando riguarda la cessione di droga è stato riconosciuto il 5° comma, che identifica il reato come di lieve entità”.

Scontato il ricorso in Appello per il quale si attendono però le motivazioni della sentenza, che saranno depositate da 90 giorni: “Faremo ricorso perché pensiamo che la pena possa scendere ulteriormente” ha spiegato Bonanni.

Nessuna nuova istanza di scarcerazione sarà presentata per il momento da parte del difensore di Don Seppia, che è ancora detenuto in custodia cautelare, dopo che anche la Cassazione aveva respinto a febbraio l’istanza di scarcerazione presentata dal legale.