Savona. Qualità dell’aria, balneazione, monitoraggio e sistemi di protezione ambientale: questi principali argomenti al centro dell’open day con cui l’Arpal savonese stamani ha aperto le porte alla cittadinanza. “E’ un’occasione che si ripete anche quest’anno. L’agenzia in tutte le sue sedi apre ai visitatori e ai cittadini, illustrando le proprie attività, in particolare quelle che risultano di maggiore interesse specifico per la sede provinciale stessa” spiega Gino Vestri, direttore del dipartimento Arpal di Savona.
“Nel caso di Savona, quest’anno, abbiamo scelto due temi: la qualità dell’aria e la balneazione che sono di grande interesse generale per tutta la regione Liguria ma anche di interesse specifico per una provincia che nella quale il turismo legato al mare ha grande importanza. Inoltre, in relazione agli insediamenti presenti, è molto rilevante anche la qualità dell’aria” precisa Vestri.
Come si presenta la situazione nel Savonese secondo l’osservatorio Arpal? “Come nel resto della Liguria; la qualità complessiva delle acque è sostanzialmente buona, lo testimoniano i vari riconoscimenti – dice Vestri – Nello specifico ci occupiamo del monitoraggio della qualità delle acque su una serie di punti rappresentativi di tutta la costa nel periodo compreso tra aprile e settembre. Ci sono alcune criticità che si ripetono ma non costituiscono un problema di sistema, quali contaminazioni di origine fognaria o problemi legati a malfunzionamenti degli impianti di depurazione”.
La sede di Savona è stata visitata da persone interessate principalmente proprio alla qualità dell’aria, che hanno scoperto perché le centraline sono dislocate sul territorio in un determinato modo e quanto sia importante la validazione dei dati; particolarmente apprezzato il sopralluogo a quella posizionata nelle vicinanza della Provincia. Novità della giornata, l’arrivo di alcune nuove centraline di misura delle polveri sottili, che verranno installate sul territorio nei prossimi giorni, andando a potenziare la rete di controllo pubblico già esistente.
Numerose domande ha suscitato l’incontro sul tema della balneazione, con il mare savonese che si è confermato d’eccellenza: sui 97 punti in cui è suddiviso il litorale fra Varazze e Andora, ben 96 oggi risultavano conformi ai parametri microbiologici.
A ponente manca ancora la depurazione. “La carenza degli impianti di depurazione è una caratteristica non solo della provincia di Savona o della Liguria ma di tutta l’Italia. Forse sotto questo profilo la Liguria è una delle regioni che stanno meglio, anche in relazione alle caratteristiche delle proprie acque. Le acque del Tirreno sono piuttosto profonde già in prossimità della riva, caratterizzate per natura da una bassa presenza di nutrienti e quindi danno una grossa mano alla depurazione dei reflui immessi” osserva il direttore dell’Arpal savonese.
L’open day, come si diceva, si è focalizzato sulla qualità dell’aria. “La scelta di questo argomento per la giornata odierna è sostanzialmente legata alla situazione della centrale Tirreno Power e all’ipotesi del suo potenziamento. Peraltro la rete regionale di rilevamento della qualità dell’aria che consta di una serie di stazioni di monitoraggio nella provincia non evidenzia criticità particolari” evidenzia Vestri.
La sede Arpal savonese in via Zunini non è più idonea e si attende, ormai da tempo, il trasferimento. “La sede, quella storica in cui ci troviamo, anche a prima vista manifesta carenze evidenti – commena Vestri – Esiste un programma iniziato già da anni per sostituire questa sede, obsoleta e con alcune criticità sul profilo strutturale, con una sede nuova. Purtroppo la concretizzazione di questo programma avviene in un momento particolarmente critico sotto il profilo finanziario per l’agenzia e per la Regione. La sede nuova è stata individuata e definita, il problema è di tipo economico. Il costo previsto dei locali è di 4 milioni di euro, cui si dovranno aggiungere le spese per attrezzarli”.
“La nuova sede sarà sempre a Savona, verso la stazione, in via Stalingrado, in posizione centrale e utile. Sicuramente idonea per le nostre attività, anche perché non ci sarebbe la carenza di parcheggi che c’è qui” conclude Gino Vestri.







