Albenga. Da 4 milioni e 700 mila euro di trasferimenti erariali per Albenga nel 2011 ai 400 mila euro per il 2012. La lacuna vertigionosa delle risorse provenienti da Roma dovrebbe essere rimpiazzata dal gettito Imu, che per il sindaco leghista Rosy Guarnieri è una matassa da dipanare, anche sulla scorta dell’appello di Maroni alla “disobbedienza” contro l’imposta che colpisce gli immobili.
“Sono stata a Zanica e ho ascoltato le parole di Roberto Maroni, inoltre ho avuto un confronto con i colleghi sindaci, a partire da Attilio Fontana di Varese – riferisce il primo cittadino inguano – Siamo concordi nella assoluta iniquità dell’Imu sulla prima casa, profondamente ingiusta, come del resto ritenevamo sbagliata l’Ici nel 2008. Ma si pongono problematiche reali per le amministrazioni locali, perché senza questa imposta lo Stato bloccherebbe le risorse equivalenti. La nostra è una sollevazione anzitutto politica: non vogliamo fare gli esattori”.
“Senza contare che una parte delle entrate dell’Imu andrebbe ad ingrossare le casse centrali – prosegue Rosy Guarnieri – Gli amministratori comunali possono decidere, comunque, di fare detrazioni sino all’azzeramento. Vedremo il da farsi in un nuovo incontro di tipo tecnico, riservato ai sindaci, che si svolgerà il 25 maggio a Seriate”. La crociata contro l’imposta municipale unica sarà al centro di un incontro del Carroccio albenganese lunedì 7 maggio, alle 21, a Palazzo Oddo; nell’occasione si raccoglieranno anche le firme contro le nuove aliquote.
Gli uffici della città delle torri lavorano sui conteggi e le previsioni, ma è difficile fare una stima delle risorse reali che apporterà l’Imu. “Si naviga a vista, si rincorrono emendamenti e aggiornamenti – spiega il sindaco Guarnieri – Non avremo chiarò quanto sarà esattamente il gettito sino a quando non sarà incamerata la prima rata, anche perché sino ad ora non erano include le case rurali. Certo è che dal punto di vista dei trasferimenti dallo Stato ci troviamo quest’anno con una diminuzione iperbolica, pari a 4 milioni e 300 mila euro in meno rispetto all’anno scorso”.
“Se un’abitazione di una cinquantina di metri quadri nel centro storico va a pagare circa 300 euro all’anno, cosa deve fare una persona che guadagna 500 euro al mese, già oberata dagli altri aumenti di tasse e tariffe? – aggiunge Rosy Guarnieri – Chiediamo al governo di cambiare rotta e che elimini l’aliquota almeno sulla prima casa e per chi ha solo quella”.
L’ex ministro dell’Interno Maroni ha proposto ai cinquecento sindaci leghisti di “promuovere la disobbedienza civile e l’opposizione fiscale”, boicottando l’applicazione dell’Imu. Ma molti amministratori dello stesso Carroccio hanno deciso di evitare contraccolpi e di rimanere nell’alveo della normativa nazionale. Tra loro anche il sindaco di Zuccarello, e consigliere provinciale, Stefano Mai, che ha sottolineato: “L’Imu è fastidiosa e sbagliata, ma voglio rispettare la legge. Sarà dura trovare una formula per potermi opporre, perché un conto è dirlo in campagna elettorale, un altro è concretizzare. Abbiamo già abbastanza grane così in Comune e, visto che gli avvocati me li devo pagare, ci penserò due volte prima di mettermi nei guai”.