Cairo M. Una vittoria schiacciante (la percentuale è del 57%) che, forse, è andata anche aldilà delle più rosee previsioni della vigilia del sindaco uscente di Cairo Fulvio Briano: “Quando sei candidato è sempre difficile fare previsioni, diciamo che il sentimento del paese era positivo. Sono molto contento, era la prova del nove, il momento della verità per un’amministrazione uscente come la nostra e devo dire che l’esame l’abbiamo superato a pieni voti” sono state le prime parole con cui Briano ha commentato la vittoria.
“Sono veramente molto soddisfatto per me stesso, per chi mi è stato vicino, ma anche per tutti i ragazzi mi hanno dato una mano in questa campagna elettorale. Sedici candidati stupendi, corretti e leali con cui ora possiamo andare avanti nel migliore dei modi” ha poi aggiunto il riconfermato primo cittadino cairese che sulla “geografia del voto” ha commentato: “E’ cambiata molto, abbiamo fatto crollare dei muri: abbiamo vinto nel centro storico, nelle sezioni a noi sempre più ostili e abbiamo vinto bene dappertutto, non solo nelle frazioni come accaduto cinque anni fa. Questo per me è un ulteriore motivo di soddisfazione e significa che Cairo non è più spaccata come cinque anni fa”.
“Non ho messaggi per Rota. Io penso solo che sia una grande sconfitta più che altro per il Pdl: Vaccarezza qui ha fatto una campagna porta a porta e il risultato è questo quindi trarrà lui le sue conseguenze” ha aggiunto Briano che sul futuro dice: “Non so nemmeno chi sono gli eletti quindi per ora è difficile parlare di giunta”. I dati definitivi dicono che Briano ha ricevuto 4396 voti, Rota 2953 (39%), Cavallero 233 (3%) e Pelazza 75 (1%).
La vittoria di Briano è stata accolta con ovvia soddisfazione anche dal segretario del Partito Democratico Livio Di Tullio: “Quella di Briano è una vittoria bella e convincente. Mi fa piacere per lui, per le persone che hanno lavorato per la lista, per il circolo e in particolare per la giovane segretaria del circolo, Elena Carpaneto. Il suo sarà un nome che ci abitueremo a sentire spesso tra i protagonisti della politica provinciale. Quindi nel complesso sono soddisfatto”.
Di Tullio poi parla anche dell’andamento generale delle elezioni comunali in provincia: “Il dato politico mi pare importante. Sa Davide Berruti riesce a portare il Comune di Altare al centrosinistra, in Val Bormida, nonostante l’assidua presenza del presidente della provincia, la svolta è a sinistra. Il colpo potrebbe essere Borghetto: ci stiamo giocando un testa a testa a Borghetto e qui, per ora, mi limito ad incrociare le dita”.
“Affluenza in calo e, a livello nazionale, ascesa dei grillini sono elementi che ci devono far riflettere. Credo sia stato espresso un voto di protesta e credo che le ragioni di questa protesta siano giustificate. Ora il centro sinistra e il Pd hanno due strade davanti a loro: o correre il rischio di fare la fine del Pasok in Grecia o fare come il Partito socialista in Francia. Se rimettiamo insieme la speranza del cambiamento e una svolta progressista possiamo farcela” conclude Di Tullio.









