Economia

Borghetto, le categorie del mondo agricolo incontrano Moreno: Imu troppo alta, sì ad un “tavolo verde”

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Borghetto. I vertici provinciali delle associazioni sindacali agricole, ovvero i presidenti di Confagircoltura e C.I.A., il direttore di zona di Coldiretti e i rappresentanti degli agricoltori di Borghetto Santo Spirito hanno incontrato l’assessore comunale in carica con delega all’agricoltura, nonché candidato sindaco del Pdl, Roberto Moreno.

L’incontro è stato richiesto con forza dagli operatori agricoli e dalle associazioni sindacali per affrontare i molti problemi che attanagliano il settore, non ultimo il prospetto della nuova tassazione Imu che solamente nel comprensorio borghettino colpirà anche i terreni agricoli, con la stessa aliquota (0,86%) prevista per le seconde case.

“La questione principale, che le associazioni agricole avevano già sollevato nel 2006- 2007, in occasione della presentazione del Piano Urbanistico Comunale è proprio quella urbanistica. La programmazione del territorio ha dovuto tener conto di servizi essenziali come il depuratore, il casello autostradale con le opere accessorie e il futuro spostamento della ferrovia; ha destinato ampie porzioni di territorio ad attività artigianali e commerciali nelle aree prossime a Toirano, che hanno creato occupazione e sviluppo. Invece troppo suolo fertile è stato destinato a lottizzazioni per la costruzione di seconde case che sembrano davvero inutili in un territorio che ne conta già più di 9.000, molte delle quali vuote tutto l’anno ed in condizioni fatiscenti” si legge in una nota congiunta delle associazioni di categoria.

“Il consumo di territorio e di terreno fertile ormai rappresenta un problema a livello nazionale ed il mondo dell’agricoltura non vuole permettere la cementificazione inutile del bene primario che caratterizza il paesaggio: la terra. Gli agricoltori chiedono di interagire con le associazioni del turismo e del commercio per valorizzare i prodotti tipici di Borghetto, vorrebbero che il comune fosse il primo promotore delle ricchezze del territorio, tramite manifestazioni, eventi e politiche di sostegno e non di contrasto al mondo agricolo”.

“Le famose pesche di Borghetto, ortaggi come il Carciofo, il Pomodoro Cuor di Bue, piante fiorite in vaso come Margherite, Ciclamini, Gerani, Petunie, Begonie ed altre produzioni florovivaistiche chiedono spazio. Frutteti, serre, vivai, oliveti vogliono ripopolare molti terreni lasciati incolti; prodotti agricoli di qualità possono rappresentare una via d’uscita dalla crisi che esiste anche nel settore agricolo. Ecco perché il costo esorbitante del gasolio per il riscaldamento delle serre, i prezzi alla produzione troppo bassi, gli alti costi delle materie prime ed una tassazione Imu eccessiva sono problemi reali che necessitano di adeguate risposte”.

“Incentivare consumo di prodotti a Km 0, esaltare i sapori, i profumi ed i colori del territorio, fare accordi di filiera corta favorendo la vendita diretta dei prodotti agricoli, promuovere attività di trasformazione, di agriturismo ed agricampeggio, fattorie didattiche possono aumentare la redditività delle aziende agricole, migliorare l’ offerta turistica oggi poco differenziata ed inoltre valorizzano davvero il territorio di Borghetto dal punto di vista ambientale e turistico. Le associazioni agricole hanno chiesto l’istituzione di un tavolo verde dove confrontarsi con l’amministrazione, gli operatori del turismo e del commercio, il mondo della scuola e del sociale. L’agricoltura di qualità, nel rispetto dell’ambiente, può rappresentare un’occasione di sviluppo, creare occupazione stabile per i giovani, preservare un territorio, già troppo violentato in passato dal cemento, dal dissesto idrogeologico, dagli incendi, dall’incuria e dall’abbandono”.