Albenga. Nel blu dipinto di blu: un ritornello che, ad Albenga, si potrebbe canticchiare più che puntando gli occhi al cielo, tenendo lo sguardo basso. In particolare sul lungomare ingauno dove, dal 15 maggio scorso, sono entrate in funzione le tanto odiate strisce blu.
Tra le novità della stagione estiva 2012, la città delle torri presenta il conto ai turisti (e non solo) con i parcheggi a pagamento nella zona più frequentata da giugno a settembre. Le modalità decise dall’amministrazione comunale sono le seguenti: si paga tutti i giorni, dalle 8 alle 20, con tariffe pari a 1 euro l’ora (e frazionabile in 30 minuti) per i turisti, e 30 centesimi l’ora per i residenti (compresa la domenica, ma “solo” in alta stagione; per il resto dell’anno i giorni festivi saranno gratuiti).
Un salasso che, in un periodo di tasche vuote come questo, fa storcere il naso ai più. E questo, a pochi mesi dall’entrata in funzione delle nuove modalità di pagamento dei parcheggi blu che – stando anche alle lamentele lanciate dai cittadini via Facebook – costituiscono un’ulteriore e sgradita tassa. Infatti, a fronte di una riduzione della tariffa oraria da 1 euro a 0,80 centesimi all’ora, il pagamento si estende a tutta la giornata (dalle 8 alle 20, è gratuita solo la prima mezz’ora di sosta), senza più le esenzioni che permettevano ai residenti di non sborsare nemmeno un centesimo almeno fino alle 9 del mattino e dopo le 18, così come nelle due ore della pausa pranzo.
Decisioni, quelle della giunta Guarnieri, che, online, hanno portato a una serie di “post” in cui alcuni albenganesi hanno proposto addirittura uno sciopero delle auto (a favore della più ecologica bicicletta) o parcheggi, per così dire, “disinvolti” e ben lontani dalle odiatissime strisce blu.











