Politica

Rissa col consigliere De Filippis, Pelosi (Pd): “Estrema conclusione del modo di comunicare del centrodestra ingauno”

Consiglio comunale Albenga

Albenga. “Il sindaco continua a sostenere che il ‘fattaccio Robello – Esposito – Barbo’ sia da derubricare a semplice atto di goliardia nell’ambito della movida albenganese. Come se nasi rotti, spalle lussate e decine di giorni di prognosi siano assimilabili a scherzi, facezie e sfottò tra vecchi compagni di osteria”: così esordisce il consigliere comunale del Pd, Giuseppe Pelosi, commentando la rissa scoppiata venerdì sera tra rappresentanti del Pdl e conclusasi con i protagonisti costretti a ricorrere alle cure in ospedale.

“Qualcuno potrà pensare che questo giudizio del sindaco sia frutto della semplice volontà di evitare a tutti i costi una interpretazione politica della vicenda con contestuale coinvolgimento nella stessa della sua precaria maggioranza – prosegue il consigliere – In parte è vero. Ma se ripercorriamo la storia di questi due anni di Consiglio comunale non possiamo non rilevare il fatto che intemperanze verbali e insulti gratuiti siano state la linea costante di comunicazione politica utilizzata da diversi esponenti del centrodestra ingauno per respingere le critiche dell’opposizione, e che assessori e consiglieri targati Pdl e Lega sono soliti intervenire nel dibattito con espressioni pesanti e fuori controllo. Lo stesso sindaco, se può, non si tira indietro. E tutte le volte che interviene non si limita ad argomentare le proprie ragioni ma si esercita in ingiustificate intemerate contro gli avversari politici”.

“Spesso ho sentito volare in aula parolacce e frasi di scherno, che mai mi era capitato di ascoltare in Consiglio comunale, senza che da parte di assessori e consiglieri di maggioranza vi fosse la consapevolezza di essere andati con il linguaggio oltre il normale confine del contradditorio politico – dice ancora Pelosi – Questo per dire che la vicenda ‘Robello – Esposito – Barbo’ è l’estrema e innaturale conclusione di un modo di comunicare e gestire i rapporti tra le persone abbastanza comune negli ambienti del centrodestra albenganese e che il sindaco, partecipe della stessa ‘cultura’, trova ‘goliardico’ per il semplice fatto che, come successo con Aicardi, Podio e Cangialosi, non ne percepisce la gravità, ritenendo normale dialettica politica gli eccessi verbali, le urla, gli spintoni e i pugni tra consiglieri comunali”.

“Meno male che c’è Marino, il consigliere del Pdl che, senza infingimenti, ha perfettamente compreso la gravità del caso e, su Twitter, ha chiesto scusa alla città. Attendiamo con ansia il commento dell’assessore Ciangherotti, che, su tutte le questioni, non fa mancare mai il suo illuminato parere”, conclude il consigliere del Pd ingauno.