Pietra Ligure. Un telefonino inondato di chiamate senza risposta con un proprietario inconsapevole del “caso” scoppiato da poche ore e che lo avrebbe riguardato da vicino. E’ quello dell’assessore ai Lavori Pubblici di Pietra Ligure, Mario Carrara, che, proprio nel momento in cui si è avuta notizia di una lettera minatoria con tanto di proiettile a lui indirizzato e intercettato nel centro di smistamento delle Poste di Genova, era scollegato dal mondo, dopo aver perso per qualche tempo il cellulare.
“Sono venuto a conoscenza dei fatti tramite i giornali – dice questa mattina Carrara, 54 anni, eletto nella lista civica del sindaco De Vincenzi – Sono comunque sereno perché la mia azione amministrativa non giustifica un’intimidazione del genere. Sono sempre stato per difesa del verde e per l’integrità del territorio, ma non sono mai stato minacciato in alcun modo. Non so chi sia l’autore, non ne ho idea, anche perché non conosco il contenuto della lettera allegata al proiettile”.
Un proiettile calibro 22 ora sottoposto all’analisi degli esperti della Questura di Genova. “Ho sentito le forze dell’ordine, ma non so di più al momento – prosegue Carrara – Non vedo davvero perchè dovrei essere preoccupato. Le elezioni, a Pietra Ligure, saranno tra due anni, non vedo motivi particolari di contrasto con qualcuno. Se si trattasse di uno scherzo sarebbe di pessimo gusto. Il proiettile, mi hanno spiegato, è particolare, ed è di un’arma da guerra, che non tutti hanno e che non si può reperire nei negozi. Ora come ora sono solo sorpreso”.
Nessuno scheletro nell’armadio nemmeno a livello personale per l’assessore Carrara, la cui strenue difesa del territorio contro le colate di cemento non sembrerebbe sufficiente a spiegare una simile intimidazione.
Intanto, a manifestare solidarietà al suo assessore è innanzitutto il primo cittadino di Pietra Ligure, Luigi De Vincenzi: “Quindici anni fa, quando ero funzionario comunale, ricevetti minacce simili, quindi capisco cosa stia pensando in questo momento l’amico Mario. Quando l’ho chiamato questa mattina gli ho detto che è stato il gesto di un cretino e, ovviamente, gli ho espresso la solidarietà mia, della giunta e di tutti i pietresi”.



