Cronaca

Carceri sovraffollate, tre episodi di autolesionismo al Sant’Agostino nel 2011: il Sappe chiede pene alternative

Carcere di Savona

Liguria. “I dati recentemente elaborati dall’Amministrazione Penitenziaria, riferiti agli eventi critici accaduti nelle carceri liguri nel corso dell’anno 2010, devono fare seriamente riflettere sulle evidente problematiche del sistema e su quanto essi vadano ad incidere sul duro, difficile e delicato lavoro che quotidianamente le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria in servizio in Liguria svolgono con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità. Da questi dati emerge una volta di più quali e quanti sacrifici affrontano ogni giorno le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria per garantire vigilanza e sicurezza all’interno e all’esterno degli Istituti di pena liguri partecipando nel contempo alle attività di osservazione e di trattamento rieducativo dei detenuti”.

“Nel 2011 in Liguria 33 detenuti hanno tentato il suicidio (erano stati 23 nel 2010), 317 gli atti di autolesionismo (220 nel 2010), 27 i ferimenti e 46 le colluttazioni: 2 i suicidi e 3 le morti per cause naturali. 7 le evasioni dopo aver fruito di permessi premi. Sono stati infine quasi 3.200 i detenuti della Liguria coinvolti in manifestazioni di protesta contro sovraffollamento, condizioni di vita intramurarie ed a favore dell’amnistia”. E’ il commento di Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, la prima e più rappresentativa organizzazione dei Baschi Azzurri, commentando i dati relativi agli eventi critici che si sono verificati negli istituti penitenziari liguri nell’anno passato.

Martinelli sottolinea che “nel 2011, nelle sovraffollate carceri liguri, le situazioni di estrema tensione sono state molte. Per quanto concerne gli atti di autolesionismo – ingestione di corpi estranei, chiodi, pile, lamette, pile, tagli diffusi sul corpo e provati da lamette – ben 16 se ne sono registrati a Pontedecimo, 7 a Sanremo, 3 a Savona, 31 a Marassi, a Chiavari, 13 a Spezia e 7 ad Imperia. La Polizia Penitenziaria ha sventato tanti tentativi di suicidio: 1 a Imperia, 5 a Spezia, 1 a Chiavari, 10 a Marassi (dove pure 2 suicidi purtroppo ci sono stati ed anche 2 morti per cause naturali), 1 a Savona, 3 a Sanremo (anche qui una persona detenuta è morta per cause naturali) e 6 a Pontedecimo. Pesante anche il resoconto circa i ferimenti e le colluttazioni: a Sanremo 6 ferimenti e 15 colluttazioni, a Spezia 3 colluttazioni e ad Imperia 8, a Marassi 21 ferimenti ed a Savona 3 colluttazioni che a Pontedecimo sono state 17”.

Il Sappe torna a proporre con urgenza un nuovo ruolo per l’esecuzione della pena in Italia, che preveda ad esempio circuiti penitenziari differenziati per i tossicodipendenti, il lavoro obbligatorio in carcere, l’espulsione dei detenuti stranieri ed un maggiore ricorso alle misure alternative e sottolinea l’importante ruolo svolto quotidiano dai Baschi Azzurri del Corpo: “L’organico della Polizia Penitenziaria nei 7 penitenziari della Liguria dovrebbe contare 1.264 unità: in realtà, ne abbiamo in forza 890. Nonostante queste gravi carenze, nonostante l’insostenibile, pericoloso e stressante sovraffollamento i Baschi Azzurri della Penitenziaria in servizio in Liguria credono nel proprio lavoro, hanno valori radicati ed un forte senso d’identità e d’orgoglio, e ogni giorno in carcere fanno tutto quanto è nelle loro umane possibilità per gestire gli eventi critici che si verificano quotidianamente, soprattutto sventando centinaia e centinaia suicidi di detenuti”.