Regione. “Con la presente sono a porgervi le mie più sentite scuse per quanto accaduto questa mattina in consiglio regionale. Non era mia intenzione aggredire l’operatore né tanto meno volevo esprimere una reazione veemente. Mi dispiace che a causa di una circostanza così tragica per questi cittadini, che già ricevetti il 7 marzo scorso, sia stata posta in essere una mera strumentalizzazione. Sono mortificata e non cerco alibi, mi auguro solo che possiate accettare le mie scuse”.
E’ quanto ha attestato Marylin Fusco, vicepresidente della Regione Liguria, alla redazione di Genova24.it per l’episodio avvenuto stamane all’ingresso dell’aula consiliare, dove con un gesto di stizza ha abbassato la telecamera di un nostro operatore, intimandogli di non riprendere. La vicepresidente, infatti, insieme al consigliere Lorenzo Pellerano, stava ricevendo alcuni rappresentanti delle famiglie colpite dal dissesto genovese di via Bocciardo, esasperati, costretti a rimanere fuori casa da mesi dopo il cedimento nel cantiere per la costruzione di box a ridosso del loro condominio, tuttora in pericolo: i toni si sono alzati e la Fusco, notando il nostro operatore, si è diretta verso la telecamera per oscurarla.
Accettiamo le scuse della vicepresidente Fusco, dettate da buona volontà, comprendendo che le ragioni dell’atto effettuato nei confronti dell’operatore siano da cercarsi in un’irritazione incontrollata e momentanea. Allo stesso tempo, però, stigmatizziamo fermamente il gesto, contrario al ruolo pubblico che compete ad un amministratore e comunque intollerabile, in quanto, di per sé, antitetico e ostile alla libera informazione. “Sulla vicenda avrebbe dovuto rispondere oggi l’assessore Briano, che però era assente” ci ha riferito la stessa Fusco. “C’è stato un momento di concitazione; sono stata aggredita dai cittadini esasperati e mi scuso per l’atto di nervosismo” ha voluto ribadire anche in aula, rispondendo all’interrogazione di Pellerano.
Accogliamo quindi la profusione di scuse, che intendiamo autentiche, pur rimanendo convinti che qualsiasi gesto come quello di stamani, nei confronti dell’operatore di una testata giornalistica (quale Genova24.it / IVG.it, che regolarmente segue sedute e vicende di via Fieschi), sia sintomatico di una mancanza di riguardo verso il necessario, sacrosanto e ineludibile servizio di informazione. Siamo in ogni caso convinti dell’impegno assicurato dalla stessa Fusco “perché fatti del genere non si ripetano mai più”.
Il consigliere Lorenzo Pellerano (Lista Biasotti) ha ricordato il grave problema che stanno affrontando otto famiglie del civico 1 di via Bocciardo, lontane da casa ormai da cinque mesi, cioè da quando si verificò il cedimento nel cantiere per la costruzione di 100 box a ridosso della palazzina. Secondo il consigliere, anche le istituzioni dovrebbero prendersi carico della situazione, compresa la Regione Liguria. Su questo argomento, però, si è scatenato un battibecco piuttosto acceso con la vicepresidente e assessore all’urbanistica. Secondo Pellerano, infatti, l’assessore non avrebbe avuto intenzione di trattare la delicata problematica, mentre la Fusco ha risposto con tono acceso che non sarebbe nemmeno compito suo, trattandosi di dissesto idrogeologico, ma che comunque l’argomento è stato trattato.
Insomma, una seduta accesa, soprattutto a tratti, quando la vicepresidente è uscita dall’aula per parlare con le famiglie, ma anche per ribadire le proprie ragioni. Qui l’azione contro il nostro operatore. “Capisco la rabbia dei cittadini – ha poi spiegato la vicepresidente – e condivido la loro amarezza, ma la Regione su questa tematica non è competente perché è competente il Comune. Io me ne interessai chiamando l’assessore Scidone che mi spiegò che non si poteva fare nulla perché c’era stata l’ordinanza di sgombero. Ora i cittadini hanno fatto ricorso, ma fino a quando il consulente del tribunale non avrà considerato cessato lo stato di pericolosità dell’immobile non può far rientrare queste persone”.