Albenga, la sede dell’Anfass si sposta al “Trincheri”

Alessandro Gori

Albenga. L’istituto “Domenico Trincheri” di Albenga ospiterà la sezione cittadina dell’Anfass che deve necessariamente abbandonare la sede attuale di proprietà della Diocesi.

“La richiesta da parte del Comune di Albenga è dunque legittima e meritevole di accoglimento – fa sapere il presidente del “Tricheri”, Alessandro Gori – Si tratta infatti di un’operazione di alto profilo sociale ed umanitario che qualifica l’istituto stesso e corrisponde alla propria missione di aiuto e sostegno diretto alle persone bisognose. I locali che possono essere concessi all’associazione sono siti al piano terra e sono prevalentemente uffici che troveranno altra idonea collocazione: essendo il III piano dell’edificio in fase di ristrutturazione, non avremo alcun problema a reperire gli spazi necessari”.

“Inoltre il Comune di Albenga si è dichiarato disponibile alla copertura delle spese di riorganizzazione dei locali ed inoltre corrisponderà all’istituto un affitto di 13.500 euro all’anno per l’affitto dei locali più la metà del costo dei pasti degli ospiti convenzionati – precisa Gori – Gli uffici sanitari preposti hanno valutato e giudicato idonei gli spazi che verranno riservati all’ANFFAS ed il comitato parenti, da me interpellato nella persona della presidentessa Anna Scatti, ha espresso la propria preliminare approvazione all’integrazione delle attività degli utenti disabili e degli anziani ospiti dell’Istituto”.

“Il mio impegno personale è di trovare quindi un accordo soddisfacente tra l’Istituto, l’ANFFAS ed il Comune di Albenga ed una compatibilità ed integrazione tra le due tipologie di utenti superando le perplessità legittime di carattere economico (vi sarà addirittura un utile nel bilancio dell’Ente) e di condivisione degli spazi vitali (abbiamo spazi a sufficienza sfruttabili al III Piano) emerse durante le riunioni del C. di A. Sono certo che si addiverrà ad una soluzione apprezzabile da parte di tutti dando così sollievo ai disabili dell’ANFFAS ed alle loro famiglie senza turbare la tranquillità degli utenti anziani dell’Istituto” conclude Gori.