Alassio. “Dopo l’episodio vergognoso e farsesco della rimozione prima e della ricollocazione in altro sito poi della statua di Totò, oggi spesi 110.000 euro per quattro alberelli di platano in piazza Partigiani. Prima si sono spesi soldi per eliminare dai giardini di piazza Stalla la statua del principe della risata, poi, a furor di popolo è ricomparsa questa statua con la spesa di 10 mila euro ed un basamento di colore giallo che è veramente vergognoso e brutto…”. Così Marco Melgrati attacca nuovamente l’amministrazione del sindaco Roberto Avogadro.
“Oggi la cosa grave è la spesa di 110.000 euro (centodiecimila euro) per sostituire i cinque platani, che erano stati tagliati dall’ex sindaco-reggente Gianni Aicardi per ragioni di sicurezza strutturale, in quanto esisteva una perizia di un dottore in scienze forestali che ne attestava la pericolosità imminente e il rischio di crollo…e ricordiamoci che Alassio ha perso la vita un ragazzo di 18 anni sotto un albero che non era pericolante o, per lo meno, non appariva tale, per la quale morte l’ex vicesindaco e il dirigente Lagasio sono a processo, e vedremo poi cosa dirà la sentenza definitiva…” aggiunge Melgrati.
“Però c’era questa pericolosità conclamata per questi alberi che sono stati tagliati e oggi sono stati sostituiti con questa spesa esorbitante, 110 mila euro per togliere le radici di questi sei alberelli e reimpiantare 4 platani adulti, di altezza 2-3 metri. Questo è buttare via i soldi dei contribuenti, e mi sembra davvero eccessivo; si poteva fare questo stesso intervento con al massimo 15mila euro; avrei chiamato, a trattativa privata, una ditta con una ruspa per eliminare le radici, avrei comprato direttamente gli alberelli e avrei fatto reimpiantare, non da una ditta specializzata, ma dai giardinieri che il Comune di Alassio ha in organico questi quattro platani”.
“E continuano a ripetere che i soldi non ci sono, non ci sono per il turismo, non ci sono per le iniziative culturali, non ci sono per fare i lavori, ma ci sono per fare delle stupidaggini, per spostare la statua di Totò, o per chiudere le isole ecologiche e sostituirle con gli antiestetici cassonetti buttando via i costosi meccanismi…i soldi ci sono per sprecarli in questa maniera con i quattro alberelli di Piazza Partigiani costati più di 25.000 euro l’uno…” conclude Melgrati.