Politica

Savona, Viola (La Destra): “Anziché adottare gli articoli della Costituzione il Comune dovrebbe applicarli”

Alberto Viola - La Destra Savona

Savona. “Abbiamo appreso col sorriso – dichiara il segretario provinciale de La Destra Alberto Viola – l’ennesima trovata dell’assessore alle politiche giovanili Elisa di Padova per dar un senso all’esistenza del suo ufficio. Si tratta del bando di concorso ‘Adotta un Articolo della Costituzione’ lanciato a suo tempo dall’Anpi su tutto il territorio nazionale al fine di sensibilizzare noi comuni mortali sull´attuazione della carta su cui poggia la nostra Repubblica”.

“In un tripudio di bonari sorrisi il Comune di Savona s’appresta dunque ad adottare l´articolo 35 che, trattando di lavoro a fronte delle possibilità che offre la città della Torretta, obiettivamente consideriamo pure noi orfano. S’incontreranno pensionati e studenti. Tante pacche sulle spalle e qualche bella foto a mo’ di gauche caviar per i giornali locali”.

“Essendo terribili reazionari noi de La Destra vorremmo però che il laborioso operato del Comune considerasse l’ipotesi di servire i cittadini che, suo malgrado, si ritrova a rappresentare specie in tempi di dura crisi occupazionale. Anziché adottare gli articoli della Costituzione il Comune dovrebbe applicarli. Pertanto invitiamo caldamente l’assessore Elisa di Padova e tutti i suoi colleghi di giunta a sfogliare quella vetusta carta di cui sono strenui alfieri ed apologeti. Nel leggerla giungeranno prima o poi all´inapplicato Art. 46 che recita: ‘Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende’”.

“Tale principio, noto al grande pubblico come ‘socializzazione’ e sorto sotto altra Repubblica, garantirebbe maggiori incentivi e diritti ai lavoratori non più rinchiusi nella diconotomia sindacato vs datore di lavoro ma emancipati come soggetti organicamente coinvolti nelle scelte aziendali.”

“Certamente tale applicazione, in tema di legislazione del lavoro spetterebbe al Parlamento, ma noi confidiamo nell´estrema sensibilità sociale dei nostri amministratori savonesi. Di conseguenza invitiamo il Comune di Savona a socializzare tutti gli enti di secondo grado che gestisce. Tale evento, oltreché realmente al servizio dei dipendenti delle municipalizzate, potrebbe magari consentire, come chiediamo da tempo, di far un po’ di luce sulle partecipate cui il Comune di Savona versa ben 13 milioni di euro e tra cui, tanto per dirne una, troviamo l´IPS di cui è presidente da agosto l’ex sindaco Carlo Ruggieri con un lauto stipendio che s’aggira intorno i 70000 euro annui”.

Conclude Viola: “Sono certo che il nostro appello non rimarrà inascoltato e che il Comune di Savona saprà dimostrare che gli enti di secondo grado non fungono da prebenda per gli amici di partito ma costituiscono uno strumento che massimizza gestione incrementando occupazione e salari a fronte di eccessive remunerazioni e gettoni di presenza per il lungo stuolo di presidenti e consiglieri oggidì esistente. Del resto, anche esistono persone che ci augurano la morte nella pubblica piazza, il nostro diritto di esprimere liberamente opinioni e proposte è sancito dalla Costituzione”.