Savona. Restano poche ore per scrivere il destino del Savona. Alle 17, quando nello studio del curatore Alberto Marchese si aprirà l’asta, si saprà una volta per tutte cosa riserva il futuro per la società biancoblù: o si comincerà una seconda vita oppure si scriverà (stavolta definitivamente) la parola fine sulla storia del Savona 1907 Fbc. Se non arriverà un’offerta, è difficile infatti pensare che per gli Striscioni ci sia ancora una via di salvezza: questa è davvero l’ultima chiamata.
In mancanza di un’offerta (l’unica che si spera di vedere arrivare è quella di Dellepiane e Barbano) il curatore fallimentare ed il giudice Rosario Ammendolia non potranno fare altro che constatare il decesso del “paziente”. Anche volendo non far morire il Savona infatti mancherebbero le risorse per continuare a gestire la squadra e, senza quelle, la Lega Pro revocherebbe immediatamente l’affiliazione. E a quanto risulta le risorse (messe a disposizione, come dal 28 dicembre fino ad oggi, da Dellepiane e Barbano), si sono esaurite ieri sera a mezzanotte. Insomma resterebbero pochi spiccioli che potrebbero bastare solo per allungare di qualche giorno l’agonia del Savona, ma nulla più.
Nonostante le nubi che hanno coperto il cielo biancoblù tifosi, mister e squadra, la vera anima di questo Savona, non smettono di sperare che in queste ore il muro che si è alzato tra la cordata Dellepiane-Barbano e il tribunale possa cadere. La partita si gioca tutta, o quasi, su un accordo (che non c’è) per quanto riguarda i diritti televisivi. Se venissero mai erogati per giudice e curatore dovranno andare comunque ed integralmente al fallimento e non a chi acquista la squadra. Gli imprenditori speravano (pretendevano?) invece che una parte di quel “tesoretto” andasse a loro. Su questo fronte non c’è stato però nessun segnale di ammorbidimento. E potrebbe essere proprio la mancanza di un punto di incontro sui diritti tv a condannare il Savona.
Pensare che, forse, su questo fronte valeva davvero la pena trattare: senza acquirenti e senza saldo dei debiti sportivi infatti i diritti televisivi, si parla di 300 mila euro per ciascuna società del livello del Savona, non verranno mai erogati. Chissà che entro le 17 le parti non riescano a venirsi incontro.
Intanto, comunque vada a finire, i tifosi del Savona si sono dati appuntamento alle 18 in piazza Sisto, davanti al Comune. Lì, appena due anni fa, si festeggiava il ritorno tra i professionisti. Nello stesso posto, stasera, si rischia di piangere invece la fine della storia del Savona 1907 Fbc.
