Savona. E’ fissato per questa mattina in tribunale l’incidente probatorio (richiesto dal pm Chiara Maria Paolucci) nell’ambito dell’inchiesta sul rene asportato per errore – questa l’ipotesi della Procura – su un paziente albanese che era ricoverato al San Paolo di Savona. Per quell’operazione chirurgica sono indagati con l’accusa di lesioni colpose il chirurgo Andrea Piccardo, ex primario di Cairo, e un altro medico presente in sala operatoria, il dottor Giampaolo Arzillo.
Stamattina davanti al gip è previsto l’affidamento delle consulenze per le perizie, ma l’atto potrebbe slittare: l’avvocato Elena Castagneto, che assiste Piccardo, ha infatti annunciato che presenterà un’istanza di ricusazione di uno dei medici legali scelti dal giudice. Si tratta del dottor Marco Salvi che è uno dei periti (come consulente della parte offesa) nell’ambito di un altro procedimento a carico dell’ex primario di Cairo. Un ruolo che, secondo il difensore del medico, sarebbe appunto incompatibile con questo nuovo incarico.
L’inchiesta della Procura aveva preso le mosse dalla denuncia dei familiari di un operaio albanese di 45 anni al quale era appunto stato asportato un rene nel corso di un intervento. Un’operazione che, sempre a detta dei parenti dell’uomo, non era prevista e nemmeno autorizzata. Dalle verifiche sulle carte e dall’audizione di alcuni testimoni era emerso che il dottor Piccardo non aveva intenzione di asportare il rene, ma una “cisti da echinococco”, la cui presenza era stata rilevata sulla milza.
Nessuna volontà (o decisione presa senza il consenso del paziente) quindi di intervenire sul rene, ma solo quella di rimuovere la cisti. I medici avrebbero quindi agito nella convinzione di aver operato sulla cisti (anche perché – secondo quanto riferito dai sanitari – quel rene presentava delle caratteristiche anomale che ne impedivano un chiaro riconoscimento). Sono queste tutte le premesse dalle quali dovranno partire i periti durante l’incidente probatorio: le loro conclusioni saranno fondamentali per fare chiarezza sull’operato dei medici.