Economia

Medicine di gruppo come centri di responsabilità aziendale, il dottor Bogliolo: “Svolta storica, una pagina nuova”

Bogliolo alassio in salute

Alassio. “E’ una svolta storica, che scrive una pagina nuova. Siamo quasi commossi: il territorio savonese capofila davanti a tutta Italia”. E’ il commento del dottor Francesco Bogliolo, ideatore del progetto pilota Alassiosalute, oggi realtà consolidata con otto anni di esperienza, sul provvedimento varato oggi dalla giunta regionale “Le medicine di gruppo come centri di responsabilità aziendale”.

Un modello, insieme agli altri sei centri salute (Albenga, Loano, Pietra Ligure, Finale, Savona e Cairo) che sono diventati un paradigma nella gestione collaborativa pubblico-privato che ora il sistema sanitario promuove per uscire dalle secche dei bilanci. Un polo di erogazione delle cure primarie, inoltre, può diventare un punto d’incontro professionale organizzativo tra la medicina generale e l’ospedale.

“Da oggi potrebbe cambiare la storia delle cure primarie a Savona e in Liguria. Ringraziamo il dottor Franco Bonanni, l’assessore Claudio Montaldo, l’Ordine dei Medici e la direzione e personale dell’Asl per il gioco di squadra e la convinzione su questo progetto” aggiunge Bogliolo.

Molti cittadini che si rivolgono agli ospedali presentano quadri clinici, soprattutto di cronicità, che potrebbero essere affrontati in modo appropriato sul territorio dal medico di medicina generale. Da qui la spinta della Regione (perorata dal governatore Burlando) per fare in modo che i professionisti di medicina generale intervengano nel campo della continuità dell’assistenza, della riduzione degli accessi impropri al pronto soccorso, della prescrizione diagnostica e farmaceutica.

Ed è quanto stabilisce una delibera approvata oggi dall’esecutivo di via Fieschi, per promuovere specifici programmi di assistenza nel campo della medicina generale e in particolare delle patologie croniche come il diabete o lo scompenso cardiaco. I sette centri salute collocati nel Savonese diventano centri di riferimento del sistema sanitario aziendale.

L’azione proposta oggi avrà una durata di cinque anni. Durante il primo anno almeno due centri salute si faranno garanti dell’addestramento del personale delle altre strutture e la Asl 2 Savonese si occuperà di monitorare mensilmente la loro attività.

La sperimentazione prevede l’implementazione nei centri salute delle seguenti attività: assistenza domiciliare integrata di primo e secondo livello (esclusivamente per i pazienti iscritti nei propri elenchi); attivazione degli “ambulatori della cronicità” per patologie quali diabete tipo II, Bpco, scompenso cardiaco, osteoartrosi; ampliamento su tutto il territorio degli ambulatori di continuità assistenziale; ambulatori intramoenia degli specialisti ospedalieri.