Stante le recenti disposizioni introdotte dall’art. 31 del decreto liberalizzazioni del Governo Monti, ci rendiamo conto che le amministrazioni comunali, pur eventualmente disponibili a verificare le condizioni con le parti sociali per una regolamentazione degli orari di apertura e delle aperture festive, non potranno far altro che procedere alla delibera delle misure previste dal decreto stesso.
Come Sindacati ribadiamo il nostro giudizio negativo in merito ad un percorso di liberalizzazioni che non farà altro che creare ulteriori problemi ai lavoratori di un settore già fortemente colpito dalla crisi, senza peraltro creare nuova occupazione ma anzi portando ad un peggioramento delle condizioni dei lavoratori già impiegati nel settore.
Per questo motivo, avanzeremo la proposta di un “patto per il commercio della provincia di Savona”, volto all’individuazione di possibili percorsi che, pur non potendo assumere carattere normativo, permetterebbero comunque alle parti coinvolte una condivisione delle tematiche in oggetto, con l’obiettivo di raggiungere un accordo su questi temi nell’ambito della costruzione di una equilibrata “cultura delle aperture sostenibili”.
Ci attiveremo per convocare un incontro con le associazioni che rappresentano le parti datoriali, con l’obiettivo di raggiungere un risultato condiviso, che porti ad un accordo di pianificazione del calendario delle aperture commerciali, partendo possibilmente dalle vicine festività di Pasqua e del 1 Maggio.
Auspichiamo che questa iniziativa sindacale possa portare ad una conclusione di un accordo che veda l’adesione di tutte le associazioni datoriali, così che possa essere sottoposto alla attenzione delle amministrazioni comunali della provincia di Savona.
Restiamo peraltro ancora in attesa, da parte della Regione Liguria, di una vera presa di posizione sul merito, così come accaduto in altre Regioni arrivate al ricorso contro il decreto.
Segreterie FILCAMS CGIL – FISASCAT CISL – UILTUCS UIL SV
