“La scadenza del primo gennaio 2013 prevista dalla legge per la cessazione della precedente normativa in materia di incentivi per le fonti di energia rinnovabile (eolico, geotermico, biomasse e idroelettrico) è pericolosamente vicina e la mancata emanazione dei decreti attuativi di incentivazione alle fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico sta creando una situazione di incertezza che penalizza fortemente un settore importante e innovativo della nostra economia”: lo dichiara il delegato Anci alle politiche energetiche e ai rifiuti, Filippo Bernocchi.
“L’innovazione nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica – spiega – rappresenta un fattore determinante per trainare la competitività del nostro Paese ed é anche uno strumento per migliorare la qualità dei nostri territori. La mancanza di certezze per il futuro delle rinnovabili – conclude Bernocchi – potrebbe quindi trasformarsi in una contrazione inaccettabile per uno dei settori più innovativi del nostro Paese”.
D’accordo con Bernocchi Enrico Borghi, presidente della Consulta Montagna dell’Anci. “In assenza dell’emanazione dei decreti sugli incentivi alle fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico (per il quale esiste il cosiddetto conto energia fotovoltaico), lo stato di incertezza sulla struttura di incentivazione di riferimento sta bloccando significativi investimenti, anche da parte dei Comuni, in materia di rinnovabili. Chiediamo innanzi tutto – aggiunge – una proroga nell’applicazione degli attuali sistemi incentivanti, al fine di garantire certezza e salvaguardia degli investimenti in corso di progettazione e di realizzazione, soprattutto in connessione con l’utilizzo di specifici incentivi europei in tal senso”.