Economia

Atzori: “Preoccupato per la piattaforma, su eolico e aree ex Acna solo parole nessun progetto”

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Vado L. “Su Tirreno Power abbiamo lavorato tanto: vedere che se ne deve ancora discutere non può che essere una delusione, non siamo certo tranquilli”: con un po’ di amarezza e la sensazione di essere sempre trascinati nelle sabbie mobili della burocrazia o delle bagarre politiche, il presidente dell’Unione Industriali, Fabio Atzori, commenta l’ennesimo colpo di scena nella vicenda-Tirreno Power, con il ricorso delle amministrazioni vadese e quilianese contro la delibera regionale che diceva sostanzialmente sì all’ampliamento della centrale.

“In generale, al di là che a questi progetti si risponda sì o no, quello che ritengo assurdo è che debbano passare tanti anni prima di prendere una decisione – prosegue Atzori – Se vogliamo sopravvivere come realtà economica dobbiamo essere messi nelle condizioni di rendere più fluidi questi processi”.

“Sono un po’ preoccupato per tutti i progetti in itinere. A partire da Maersk che, pur essendo in fase avanzata, non vede ancora traffici di merci. Per ciò che concerne l’eolico a Ferrania o l’industrializzazione delle aree ex Acna, so che la politica ne parla molto ma, fino adesso, non ho ancora visto progetti concreti. Di aziende nuove che si sono insediate o progetti seri non ne ho ancora potuti analizzare”.

“Credo che per fare impresa non servano incentivi ma le condizioni giuste, il che significa iter burocratici veloci, a prescidere che la risposta finale sia positiva o negativa, e un costo del lavoro, inteso come tasse aziendali sul lavoro e non come stipendi, che va rivisto perché il nostro Paese possa essere competitivo. Finora l’attuale governo è stato solo capace di aumentare le tasse, come avrebbero potuto fare benissimo anche Prodi o Berlusconi: per la crescita non ho visto alcuna azione efficace, per cui sono scettico”, conclude il presidente dell’Unione Indistriali.