Savona. Ocv, Fac di Albisola, Ferrania, Viglietti, Cartiera Bormida e Cartiera Verde, Cantieri Baglietto e area cantieristica Rodriquez, Ocem, Telerobot, Nuova Isolterminca, Centrale del Latte Savona, Sicis Elco, Ciet, Nova Glass: sono solo alcune delle aziende del territorio savonese che registrano criticità allarmanti, con ripercussioni evidenti per l’occupazione provinciale. A Palazzo Nervi durante il consiglio straordinario sulla crisi è intervenuto anche il presidente dell’Unione Industriali, Fabio Atzori.
“Questa è una provincia dove ci sono dati di bassa criminalità; teniamo però presente che nelle zone deindustrializzate c’è il rischio che si installino attività ‘marce’ – ha detto durante la seduta Atzori – Non si possono trattare per vent’anni gli stessi progetti perché nel momento stesso in cui ci parliamo addosso, emergono i problemi. Ora il sistema politico-amministrativo si attivi per dare risposte rapide e certe”.
“Al di là dei singoli progetti come centrale Tp, Maersk o Piaggio, l’importante è avere risposte dall’apparato politico e amministrativo, che occorre smuovere. Non si può festeggiare per aver fatto passi avanti su un progetto dopo cinque o dieci anni, perché mentre l’amministrazione ritarda un lavoratore ha problemi a mantenere la famiglia” ha detto il presidente dell’Uisv.
“La nostra è una provincia energivora, come evidenziano le aziende quali la Fac o la Ocv. Bisogna lavorare tutti per abbattere i costi dell’energia. I produttori di energia ci sono e bisogna utilizzarli con un dialogo un po’ più globale e meno personalizzato” ha anche sottolineato Atzori.